29 gennaio 2012

Palle di fieno.

A volte, la vita è piena di illusioni. Non solo la vita, in generale anche lo sport non è esente da tale ragionamento e, in particolare, il calcio non sembra distaccarsi da questa massima, che si potrebbe adottare per la vita di tutti i giorni: vinci 2-1 a Padova, contro una squadra che (probabilmente) andrà ai play-off per giocarsela seriamente, e ti dici che la strada non è più in salita, con il giusto atteggiamento; pareggi 1-1 in casa con il Livorno, giocando male e rischiando seriamente di perderla in maniera pesante nel 1° tempo, ma ti dici anche che ti è andata bene.. pensi che nell'invalicabile Gubbio ti porterai i 3 punti a casa perché, se si vuole arrivare ai play-off, è giunto il tempo di cambiare marcia.

No, non è così. La marcia a Gubbio non è cambiata: è sembrata la Samp che si è vista - sia sotto Atzori che con Iachini - per la maggior parte del campionato, goffa, impacciata, in balia dell'avversario, con la spocchia di chi la partita la sta vincendo tre o quattro a zero.. un atteggiamento che, da parte dei nostri colori, regna in questa Serie B 2011/2012 da moltissime partite. Così tante che non riesco a contarle nemmeno guardando il calendario, non saprei dirvi quante occasioni sono state sprecate, interpretando le partite in questa maniera. Eppure la strada maestra è questa e allora, sì, forse è il caso di lasciar da parte quel sogno chiamato play-off. Che rimane a 4 punti anche dopo questa giornata, ma che è impossibile immaginare dopo aver visto la Samp giocare in questa maniera rinunciataria e confusa per la grande maggioranza di questo campionato.

A Gubbio, la novità Eder regna sovrana: è la prima di Bertani in panchina per scelta tecnica, Castellini è fuori dopo la disastrosa prova contro il Livorno e dietro i due attaccanti non c'è J. Antonio, ma Foggia, segnale che non si è ancora capito che NON E' un trequartista. A completare il quadro, l'infortunio di Berardi che lascia il posto a Rispoli.
La squadra nel primo tempo ha qualche guizzo, ma di occasioni neanche l'ombra: e pensare che il settore degli ospiti è ben gremito da bandiere e supporters blucerchiati, che si fanno sentire anche quando l'ostile pubblico di Gubbio fischia e non gradisce le giocate blucerchiate. Il Gubbio è invece di tutt'altra pasta: squadra senza grande tecnica, ma con determinazione ed una precisa organizzazione tattica, che vede un 5-3-2 in difesa, con lo sganciamento degli esterni quando c'è bisogno di una mano per salire: il tutto condito dalla carogna che non scarseggia, dato che in Umbria ancora si ricordano il 6-0 dell'andata, che non gli è andato per nulla giù.
Se la Samp non crea nulla e sembra anche star bene con il pareggio, gli umbri vanno a folate, ma creano parecchi pericoli, sui quali Romero non fa che mettere pezze su pezze. L'ultimo intervento (più per difettare la precisione dell'avversario che per un'effettiva parata) su Bazzoffia fa temere il peggio: nei due secondi che il pallone è stato in aria, ho seriamente pensato che saremmo andati in svantaggio a Gubbio. Ma su questo non c'era pericolo per due motivi: abbiamo già fatto esperienza a Nocera Inferiore e Romero c'ha messo l'ennesima quota d'esperienza.
Nel secondo tempo, il Gubbio ha abbassato i ritmi, forse anche stanco dei primi 45' e non ha accumulato che due tiri in porta da lontanissimo ed un rigore chiesto platealmente da Ciofani, senza accorgersi che Gastaldello non lo tocca minimamente; la Samp ha interpretato in maniera diversa la seconda frazione, avendo qualche scambio veloce in più, Kristicic e Obiang più concentrati e Eder che ha avuto qualche guizzo degno di nota, tanto da impensierire Donnarumma a metà del secondo tempo con un colpo di testa che per poco non fa gridare al miracolo. Il resto è solo una lenta agonia fino al 95', senza una minima idea sul come trascorrerlo.

Romero 7 | Due miracoli ci salvano, ma non è possibile che su metà delle partite sia lui a risultare sempre tra i migliori. Ci piacerebbe ogni tanto che potesse starsene in santa pace anche lui.
Rispoli 5- | Sul suo passaggio basso che finisce in fallo laterale è finita la mia pazienza: il ragazzo è evidentemente senza fondamentali, corre molto, ma non è in grado di saltare l'avversario, se non lanciandosi in avanti il pallone.. questo non significa fare un buon lavoro come terzini. Speriamo di vederlo il meno necessario possibile.
Gastaldello 5,5 | Marca discretamente Ciofani, ma se ci sono tanti inserimenti, di certo la colpa è anche sua.
Rossini 5+ | Leggermente peggio del compagno, ma almeno Mastronunzio non fa un metro senza di lui.
Costa 6 | Un po' irruento, si becca l'ennesimo cartellino giallo della stagione, ma almeno fa il suo e mette due cross come Bale comanda: di certo, peggio del Castellini visto nel turno precedente era difficile fare.
Obiang 6- | Non entusiasmante, nel 2°T si accende, ma è parecchio impreciso. Tuttavia sta acquisendo consapevolezza nel suo nuovo ruolo di regista al posto del capitano.. diamogli tempo, migliorerà. Con i giovani, bisogna avere solo pazienza.
Kristicic 6 | Uno dei pochi positivi: sbaglia un paio di passaggi, ma legna, corre, insegue, è propositivo.. insomma, un po' di vivacità c'è perlomeno.
Palombo 5 | Il suo girovagare a vuoto nel campo non credo giustifichi nulla: può e sopratutto DEVE fare di meglio, altrimenti il suo stipendio può essere ridotto e si può spendere il risparmio in un ulteriore ingaggio in altre zone di campo.
Foggia 5- | Pessimo. Purtroppo non è interamente colpa sua. E' colpa sua quando s'intestardisce con 10mila dribbling o con passaggi senza capo né coda? Certo che sì. E' colpa sua se il suo allenatore lo vede come trequartista quando è palesemente un esterno d'attacco? No. Il ragazzo crea una buona iniziativa, ma mi sfugge il motivo per cui ci dovremmo spendere 4 milioni a fine anno.
Eder 6+ | Non malaccio, pur se da ambientare, fa vedere dei buoni movimenti. Con Pozzi, formerà una buona coppia d'attacco.
Pozzi 5,5 | Poco servito e (come al solito) nervoso e provocatorio. Quando la palla non gli arriva, non si può inventare i gol da solo, non parliamo di Ibrahimovic.

J. Antonio 5,5 | Messo tardi, non si rende utilissimo alla causa.
Volta 5 | I suoi soliti rilanci lunghi, l'incapacità di fare il terzino destro ed un anno orribile per lui in quanto a prestazioni sono tre buoni motivi per cui non deve lasciare la panchina.
Bertani s.v. | Entra. Tutto qui.

Ora arriva a Marassi l'Empoli, probabilmente la squadra che più ha deluso e che più di tutti sta incontrando delle difficoltà enormi, pur avendo una squadra da play-off: inutile dire che i 3 punti, più che mai ora, a Marassi, significherebbero perlomeno che la squadra sta messa meglio di altre situazioni disastrose.. se così non fosse, molte domande ci dovremo fare, non tanto sulla conduzione tecnica (comunque disastrosa, 9 punti in 9 partite sono una miseria) o su quella del mercato/dirigenziale (anche quella da rivedere), ma sulla testa che regna nell'ambiente e, in particolare, nei giocatori. Non portare tre punti a casa contro l'Empoli di adesso sarebbe gravissimo.
E tra l'altro, segnatevi le mie parole: Maccarone segnerà martedì, con tanto di esultanza. Me lo sento dentro.
Chiudendo, la sensazione è quella del vuoto, di un grande deserto in cui rotolano palle di fieno a sottolineare il desolante panorama che ci circonda. Lo stesso che rischiamo di ritrovarci se i toscani facessero punti a Marassi martedì. Attenzione, la pazienza non è infinita, cari ragazzi.



Eder, 25 anni, all'esordio con la maglia blucerchiata nella trasferta di Gubbio.

24 gennaio 2012

Noi speriamo che ce la caviamo.

Se da tifoso della Samp uno spera di passare un sabato (o, come in questo caso, un venerdì) di serena tranquillità, con una partita vinta in scioltezza, sembra poterselo scordare. La partita di venerdì sera a Marassi contro i labronici ha dimostrato - se mai ce ne fosse bisogno, dopo il match di Padova - che la squadra ha bisogno di ben altro per sbloccarsi. Nel primo tempo, c'è sembrato di avere di fronte il Real Madrid e solo un Romero mastodontico e molta fortuna hanno evitato il peggio. Iachini dovrà certamente ripartire da qui per rimettere a posto quel che si può rimediare: se mai ce la facesse, perché lo score non è a suo favore, visti i miseri 7 punti in 8 gare. Ed intanto la promozione - anche via playoff - si sta allontanando ahimé.. a quando scrivo (martedì 24 Gennaio, ndr), la Samp ha preso finalmente Eder e quindi abbiamo un nuovo pezzo da 90 da mettere in campo, anche se più che le stelle, a mancare sembra essere uno spirito di gruppo ed una grinta che venerdì si è vista veramente in pochi.

Partiamo dai 90 minuti di Marassi: il Livorno viene per prendersi il punticino? Macché. Forse nei nostri sogni, nelle parole che ancora riecheggiano nell'aria ("la grande corazzata", quella che doveva "ammazzare il campionato"), perché i labronici fanno la loro onesta partita e non si fanno intimorire, attaccano in maniera veemente.. come del resto tutte le squadre che vengono a Marassi da un mese a questa parte: perché ormai si è capito che il problema della Samp è la testa e se una squadra non ha la testa in B, beh.. hai tolto mezzo potenziale al team che devi affrontare. Il primo tempo è un enorme buco nero, in cui la squadra finisce risucchiata come suo solito (sopratutto in casa), e deve necessariamente subire gli attacchi degli spauracchi livornesi Paulinho, Dionisi, Piccolo e Schiattarella. Buoni giocatori, ma che hanno portato il Livorno - fino a due settimane fa - quasi in zona play-out.. l'unica occasione targata Samp è quella di Pozzi, che - al 43' - sparacchia addosso a Bardi come il peggiore dei Corrado Colombo; apparte questo, notte fonda, con Romero che la illumina con i suoi salvataggi.
Nel secondo tempo, la musica cambia leggermente: il Livorno ha un altro paio d'occasioni, ma tutto sommato ha esaurito la sua spinta propulsiva e quindi la Samp può cominciare un altro tipo di partita. Non certo esaltante, non spettacolare (termine che non rientra nel vocabolario calcistico di Iachini) e che sembra addirittura positiva quando si comincia a vedere qualche passaggio o trama di gioco messe insieme. Poi ancora lui: Nick Pozzi, in estate un bidone rispetto ai vari Bianchi & co., segna il suo 8° gol in 14 partite (media ottima) e sfoga la rabbia di una partita che stava prendendo una brutta piega. Un altro numero di Pozzi per poco non fa cadere tutti dalla sedia, con grande dribbling (anche se un po' "caracollante") e tiro micidiale che impatta sulla traversa per poi rimbalzare in campo: sembra onestamente che il Livorno non ne abbia più.
Ed invece, su punizione, si subisce l'ennesimo gol della domenica (meritato per come ha giocato il Livorno nei 90', ma l'ennesima perla uscita da PES) da Paulinho, che porta a cinque le sue marcature in campionato, battendo un Romero ottimo ma che non sempre ci mettere la pezza. Il finale è solo un'agonia che porta Iachini a fare le sostituzioni che servivano forse da molto prima (Foggia e Piovaccari per J. Antonio e Bertani, entrambi abbastanza impalpabili) e ad aspettare il 95' che sancisce l'ennesima occasione persa a Marassi.

Romero 6,5 | Mezzo voto in meno per la punizione, sulla quale il posizionamento del buon Sergio non mi sembra ottimale. Per il resto para di tutto e di più, onestamente chiedergli altre parate forse è troppo.
Berardi 6 | Non mi è dispiaciuto: continua a convincermi in fase difensiva, però ha sbagliato un paio di passaggi che hanno fatto partire dei contropiedi pericolosissimi. Per il resto, sembra essere molto buono in fase difensiva ed avere una discreta rogna addosso. Gli manca qualcosina in fase offensiva.
Gastaldello 6,5 | Paulinho non vede mai la porta con lui. Solo su punizione non ci può mettere una pezza..
Rossini 5+ | Voto negativo, ma c'è anche da dire che non è tanto Dionisi a metterlo in difficoltà, quanto Castellini che lo lascia completamente solo nella marcatura del numero 8 livornese.
Castellini 4,5 | C'è da dire che non si sentiva la sua mancanza. Diagonali fatte male, rilanci sempre lunghi e mai palla a terra, un giocatore purtroppo prevedibile che - non avendo più l'esplosività atletica dei tempi di Parma - risulta essere solamente dannoso per la manovra blucerchiata. Costringe Rossini ad uno contro uno continuo con Dionisi: siamo veramente sicuri che Laczko sia peggiore di questo risultato?
Obiang 6+ | Compitino, buonissimo il passaggio con il quale pesca Pozzi per la creazione dell'1-0.
Kristicic 6 | Meno convincente che con il Padova, ma quando c'è da dare la legnata, la dà e la cosa lo mette in una posizione di superiorità rispetto agli altri in quanto a gratificazioni.
Palombo 6 | Idem con Kristicic, anche se non si vedono grosse legnate o spunti da parte sua.
J. Antonio 5,5 | Fumoso, veramente un altro giocatore rispetto a quello ammirato contro il Padova: purtroppo, nonostante sia messo nel ruolo giusto, dovrà ingegnarsi per aprire le difese come quelle del Livorno, che vengono abbastanza coperte a Marassi.
Bertani 5 | Male, male. Purtroppo, senza gli spunti di Padova, la sua prestazione sarebbe stata simile a quella contro il Livorno.
Pozzi 7 | Magari il 7 è esagerato, ma aiuta a far comprendere l'importanza di questo giocatore, che spero vivamente non parta. E' da inizio anno che penso che questo potrebbe essere il momento della sua esplosione. Facciamoci attenzione, il ragazzo non gioca troppo, ma se c'ha questa media gol è da tenere senza se e senza ma.

Laczko 5,5 | Fa il suo, ma onestamente.. messo mezz'ala, cosa si aspettava Iachini da uno che fa il terzino o il centrocampista sinistro?
Foggia & Piovaccari s.v. | Entrambi non hanno tempo di incidere.

Ora è arrivato Eder e Sensibile si è - purtroppo per lui, visto la storia precedente - lanciato con una dichiarazione molto rischiosa, parlando di carro dei vincitori nel quale rischiano di salire molti a fine anno (Sensibile: "Aspetto tutti a Giugno sul carro dei vincitori".) e rischiando seriamente di fare brutte figure nel caso non accada quello che, calcisticamente parlando, è un miracolo. La quota playoff è vicina da tutto il campionato - dopo 23 giornate siamo a -4 dai play-off - e basterebbe un'accelerata con 4-5 vittorie per arrivarci.. ma la squadra non sembra dare segnali in questo senso. La mia idea è che l'anonimato sia la nostra strada: a 50 punti ci arriveremo, la Samp quand'è in giornata (come a Padova) è superiore ad almeno 3/4 delle squadre che compongono la Serie B, pur con tutte le sue mancanze e difetti. Il problema è che questo accade in maniera rara e discontinua e perciò la promozione mi sembra un miraggio, anche attraverso la lotteria di Giugno. Io, tra l'altro, preferirei rimanere in B a questo punto e cercare di stra-vincere il campionato l'anno prossimo, dato che probabilmente sarà ancora più scarso di quest'anno.. vedremo cosa dirà la trasferta di Gubbio, pericolosa visto il risultato dell'andata (non andato giù agli umbri) e la loro forma recente (8 punti in 5 partite). Con un Eder in più, vedremo se è veramente cambiato qualcosa: noi speriamo che ce la caviamo.


Nicola Pozzi, 25 anni, festeggia dopo il suo ottavo gol stagionale che vale l'1-0.

14 gennaio 2012

9 Settimane e ½.

Ragazzi, che fatica. Come dicono in una famosa pubblicità di un amaro, "l'impresa sembrava impossibile.. ma ce l'abbiamo fatta". La Samp finalmente riesce ad abbattere il digiuno di vittorie, che durava dal 1° Novembre dell'anno scorso, e sbanca l'Euganeo di Padova, infliggendo un 2-1 meritato ai biancorossi. Squadra che non ha entusiasmato, ma che c'ha messo l'organizzazione, la testa, ma sopratutto le palle per una volta (perdonatemi il termine) e, con un po' anche di fortuna, ha portato tre punti a casa, fondamentali per il proseguo del campionato. L'obiettivo non chiedetecelo: il mio è quello dei 50 punti - la famosa quota salvezza - il vostro non lo so.

Erano quasi due mesi e mezzo che mancava questa benedetta vittoria. Che non serve a far pensare a sogni di A, ma serve - momentaneamente - a tante cose: lenire il dolore per la (probabilissima) partenza di Palombo, allontare a -7 i play-out ed avvicinarci (per chi ancora ci spera) a -4 dai play-off. La vigilia non era particolarmente promettente: nonostante gli intoppi, il Padova è, come ci si aspettava, in zona promozione e ci si aspettavano altri dolori per oggi pomeriggio; tra l'altro, Iachini non è che ci avesse incoraggiato troppo con la formazione. Padalino ancora inspiegabilmente dentro come terzo di centrocampo, dentro di nuovo Castellini e ancora confermato Bertani, alla 22° partita da titolare. Dall'altro lato, esordio per Berardi al posto di un Rispoli non entusiasmante, Obiang al centro del centrocampo, confermato Krsticic dopo la prova decente con il Varese e J. Antonio vicino alle due punte.
Il 4-3-3 sinceramente mi ha fatto storcere il naso: fortunatamente, Iachini ha compreso gli errori della partita di venerdì scorso e ha lasciato svariare liberamente Juan Antonio dietro le punte, vincendo praticamente la partita con questa mossa, dato che l'argentino è stato il migliore e ha creato maree di spazi, nei quali i centrocampisti potevano inserirsi.
La squadra oggi ha dimostrato sopratutto di saper gestire la partita: è andata inaspettatamente in vantaggio con un guizzo di Bertani ben sfruttato da Pozzi, ha rischiato il pareggio a fine tempo, ha cercato di chiudere il tutto con una magia dello stesso ex-Novara (che non si vedeva da tempo) e poi ha sofferto poco o niente dopo il solito gol della domenica preso da Romero, firmato Bovo. In fondo, l'espulsione dello stesso numero 8 padovano ha forse chiuso i giochi anticipatamente e ci è toccato anzi rammaricarci prima dell'errore di Bertani, poi dell'ennesimo gol mangiato da Piovaccari quest'anno.

Credo che oggi ci fosse (quasi) la squadra giusta per la partita giusta: Iachini, stavolta, si è coperto non eccessivamente, ma in maniera ragionevole per andare ad affrontare una delle squadre che lotta per la promozione, per di più in trasferta. Oggi quest'accortezza aveva un senso e non era ostentata, rispetto alla partita a Marassi contro il Varese; certo, Foggia in panchina per 90' fa un po' storcere il naso, ma non credo sia il cruccio principale dei tifosi doriani oggi. L'elemento più importante che però voglio sottolineare è certamente uno. Ed è la seconda volta che accade. Non sono di quelli che ritiene Palombo uno dei mali della Samp, anzi: il capitano, una volta entrato al posto di Padalino (nella sua probabilmente ultima partita in maglia doriana) ha fatto bene il suo. Però, sarà un caso.. ed è la seconda volta.. ma Palombo non gioca regista e vinciamo. Io voglio attentamente riflettere su questo elemento: io non voglio che il mio capitano sia ceduto così, tanto per liberare il monte ingaggi. Io, da tifoso amante della Samp e simpatizzante di Palombo, non vorrei che fosse un intoccabile, non vorrei che giocasse regista (dato che non mi sembra adatto al ruolo) e vorrei che, quando gioca male, si facesse la sua panchina, come è successo con Atzori contro Crotone e Brescia. Tutto qui. Oggi, infatti, giocando da mezz'ala recupera-palloni, ha fatto una buona prestazione ed è stato utile al conseguimento del risultato, poiché questo è ormai quello che può dare, alla soglia dei trent'anni e in involuzione. Se poi la società si dimostrerà così cieca da ritenerlo il male massimo e cederlo, sarà uno dei tanti errori fatti in questi ultimi due anni.

Romero 6,5 | Anche oggi buona prova. Sul gol di Bovo, qualcuno dice che ha concesso qualche metro di troppo: io dico semplicemente che è l'ennesimo gol della domenica preso dal portierone argentino, dopo Sau, Milanetto e l'autogol di Costa ad Ascoli. Fondamentale su Ruopolo a fine primo tempo.
Berardi 7 | Ripeto, oggi era una partita in cui terzini non dovevano spingere eccessivamente, quindi un Berardi a bloccare, a turno, Lazarevic e Cutolo, andava benissimo e ha fatto il suo dovere egregiamente. Ora sarà da verificare quando gli toccherà spingere, nelle partite casalinghe contro avversari chiusi. Rimango titubante, ma oggi benissimo.
Gastaldello 6 | Un po' impreciso nel primo tempo, soffre leggermente. Nel 2° tempo si mette a posto.
Rossini 6+ | Leggermente meglio del compagno di reparto, Hallenius gli fa un tunnel che ci fa trasalire per cinque secondi, ma se la cava bene.
Castellini 5 | Ecco uno che alla Samp ancora non ha capito bene cosa deve fare. Castellini, come ho sempre pensato, è uno di quei giocatori un po' insipidi, che non aggiunge granché (se non corsa) alle squadre in cui gioca, ha un decente piede sinistro, tatticamente preciso e - per questo - amato dagli allenatori. Ora non ha neanche più quello: la diagonale mancata con cui si scorda Lazarevic ci fa trasalire alla fine della prima frazione.
Obiang 6+ | Benino, si vede che non si è ancora totalmente ripreso dall'infortunio, ma da perno centrale di centrocampo alla Vieira può funzionare benissimo. Eppure quante gliene hanno dette in questi giorni, solo per paragonarlo a capitan Palombo..
Kristicic 6,5 | Altra buona partita del talento serbo, che spero non venga più spostato dalla formazione titolare. Fa girare bene il pallone, verticalizza e gioca con personalità: praticamente tutto quello che NON fa Bentivoglio ogni sabato, perciò ben venga il giovane Nenad, che abbiamo curato, cresciuto e che, adesso, vorremmo far esplodere nel calcio che conta, con noi.
Padalino s.v. | Si fa male dopo un quarto d'ora: con tutto il bene che gli si può volere, meno male, un esterno che gioca terzo di centrocampo come lui non è possibile.
Juan Antonio 7+ | Per distacco, il migliore. Contro il Varese, Iachini lo schiera malissimo in campo, seconda punta con Bertani accanto. Difatti i suoi primi 45' in maglia blucerchiata non sono esaltanti. Oggi, complice il ruolo diverso (stavolta giusto, quello di trequartista) e un avversario che non è abituato a chiudersi a catenaccio, fa benissimo il suo: corre, crea spazi, semina avversari e distribuisce i passaggi, aprendo benissimo il gioco. Veramente una gran partita, speriamo che si confermi e non ci faccia pentire.
Bertani 6,5 | Cominciamo col dire che sembra palesemente ingrassato dalle vacanze. Non sono tra i suoi santificatori: incantato da quello che aveva realizzato ad inizio campionato, penso sempre che le sue 22 presenze in 22 partite siano un insulto a chi ha fatto vedere qualcosa di più, anche in cinque minuti di partita.. fatto sta che oggi regala un gol ed un assist, decide la partita quasi da solo e questo non si può ignorare. Non dimentico neanche che, purtroppo, dimostra ancora imprecisione in certe giocate, egoismo in altre e deve palesemente essere smosso da questa inamovibilità che ha. Comunque, grazie. 
Pozzi 6,5 | Vale più o meno lo stesso discorso di Bertani, anche se a lui va concesso più credito. 13 presenze, 7 gol: per chi si lamentava che non fosse decisivo per questa squadra, anche oggi timbra. Certo, si lamentasse di meno, sarebbe una mano santa.. ma non si può avere di tutto da questi giocatori. Accontentiamoci che il buon Nick faccia il suo da centravanti ed insacchi un altro gol. Da solo, ha fatto più gol di Maccarone e Piovaccari.. grazie anche a lui.

Palombo 6,5 | Come ho già detto sopra, sapete come la penso. Ringrazio Iachini per averlo messo a fare la mezz'ala e non il perno di centrocampo, è risultato combattivo ed utile alla causa. Ha dovuto battere solamente una punizione, abitudine che non gli passa.. grazie, Capitano.
Piovaccari 4,5 | Palese caso di scazzo: A.A.A., cercasi qualche compratore, no perditempo. Lo diciamo anche per lui: capisco che le contestazioni non siano ciò che fa rendere meglio un giocatore, ma va anche detto che lui - capocannoniere della B 2010-2011 - non ci sta rendendo la vita facile. Il gol che si mangia oggi è solo l'ennesimo di una lunga serie e, onestamente, la gente si è anche stancata di questo scazzo che trascina ogni volta che mette piede in campo. Per lui le chances sono finite, forse anche per lui è tempo di andare.
Rispoli s.v. | Serve solo a mettere in campo il 4-6-0 che serve a difendere il 2-1 finale.

Ora arriva il Livorno a Marassi, ripresosi proprio oggi con una vittoria contro il Crotone. Nell'attesa della partita che si giocherà venerdì prossimo a Genova, godiamoci la ritrovata serenità tecnica e speriamo che possa proseguire. Non mi sembra vero che siamo tornati a vincere, a voi? Godiamocela un po', speriamo di andare avanti così.



Nicola Pozzi, 25 anni, al settimo sigillo stagionale oggi nella vittoria a Padova.

10 gennaio 2012

Non succederà più.

Claudia Mori cantava "non succederà più" in un vecchio successo del 1982. Quel leit-motiv è stato riproposto nel 2010 da una banda di ragazzi festanti, dai nostri ragazzi, dopo il raggiungimento di un grande traguardo - "come uno scudetto" (cit. Luigi Delneri) - come il quarto posto, equivalente all'accesso ai preliminari di Champions League. Ecco, ora mi sento di ri-usare quel motivetto per descrivere la situazione attuale, anche se diametralmente opposta a quella di 18 mesi fa: siamo in Serie B e non più nel massimo campionato italiano, non stiamo ammazzando il campionato, anzi.. praticamente, lo stiamo agevolando per cause altrui ed il nostro ambiente non sembra più l'isola felice che avevo ricordato in un articolo precedente, bensì un "buco nero", dove ogni giocatore - buono o scarso che sia - rende il 10% di quello che effettivamente può dare. Due esempio sono già davanti agli occhi nel giro di una settimana, anche se chiaramente ci vorranno conferme e "una rondine non fa primavera":  uno è Daniele Dessena, che domenica a Cagliari ha fornito una prestazione d'altri tempi, non facendo il fenomeno, ma marcando una prestazione degna almeno della sufficienza e che ha fatto strabuzzare gli occhi al tifoso sampdoriano medio; l'altro è Francesco Signori, neanche un minuto con la nostra maglia quest'anno (l'unico tra i giocatori di movimento della rosa titolare a subire questo trattamento), bollato come "scarso" da alcuni tifosi senza neanche averlo mai visto giocare (eppure l'anno e mezzo trascorso in B tra Vicenza e Modena parlava di altro..), che ha sfoderato una signora prestazione a Verona con la maglia gialloblu modenese, guadagnandosi un rigore ed essendo utile alla causa della sua squadra. Chiaro che una prestazione non è indicativa di una stagione, però fa capire quanto l'ambiente Samp sia deleterio per chi lo vive; come dicevo l'altra volta, non siamo più "un'isola felice", bensì un ambiente che fagocita ogni capacita tecnica e deprime molti dei nostri giocatori. C'è qualcosa, dentro lo spogliatoio o dentro la dirigenza, che mangia gli entusiasmi, ma abbiamo solo sospetti, non conferme, su cosa possa essere.. vorremmo dire che "non succederà più", ma non ne siamo in grado. Almeno per ora.

Un bel "non succederà più" vorremmo gridarlo - oltre ai risultati in campo - anche alla gestione della società. Non mi sento di incolpare al massimo i Garrone quest'anno, che hanno messo dei soldi (innegabili) per comprare, piuttosto la loro presenza sembra gettare nello sconforto non solo noi, ma anche i calciatori. E ciò deve far riflettere. Leggevo il punto di vista di un tifoso doriano l'altro giorno e non potevo che essere d'accordo: ad Ascoli da un anno la società è in mano a nessuno, a Lecce per tutto il 2011 c'è stata aria di smobilitazione, a Bari le cose vanno male (di nuovo) con i Matarrese. Eppure l'Ascoli - senza punti di penalizzazione - sarebbe dalle nostre parti con una rosa molto più scarsa, il Lecce si è salvato l'anno scorso non avendo grandi nomi o giocatori ed il Bari, con tutte le problematiche dell'essere gestiti da dei "ammazza-entusiasmo" come i Matarrese, hanno più punti di noi in classifica, nonostante un progetto di ridimensionamento già in estate. E allora: dov'è che iniziano le colpe della famiglia Garrone ed iniziano - almeno per quest'anno - quelle dei giocatori e sopratutto del d.s. Sensibile? E' chiaro che il giovane ex-Novara, dopo il miracolo fatto in Piemonte (C1-A in due anni), meritava stima e fiducia; ma dopo 6 mesi, sembra che il suo lavoro sia insufficiente. Gli do merito (rispetto al resto della dirigenza) di mettere sempre la faccia, cosa da non sottovalutare in una società in cui le facce non ci sono mai quando le cose vanno malissimo, ma il suo lavoro e la sua frase "squadra difficilmente migliorabile" gli si stanno ritorcendo contro. Cosa ci può salvare? Forse un direttore generale, con però una capacità d'azione delegata dai Garrone senza se e senza ma. Vorremmo dire "non succederà più" che non avremo un d.g., ma non è così.

Infine, uno sguardo a ciò che è successo ieri. La contestazione a Bogliasco è stata giusta e sacrosanta, con insulti di tutti i tipi che i giocatori si devono prendere e basta, ma - a quanto leggo - è degenerata in sputi. C'è anche chi - leggo su Internet - "darebbe un paio di pattoni (schiaffi, ndr) a Sensibile, meno male che non si è presentato, se no finiva male anche per lui". Ecco, QUESTO NO. Era un tifoso e possiamo considerarla una mela marcia, ma è solo la conseguenza dell'esasperazione e - aggiungerei - di uno sparare incondizionato su chi capita, senza analizzare statistiche o presenze. Bentivoglio e Koman sono stati presi a sputi: sono cose che un tifoso della Samp non dovrebbe mai fare. Non siamo Roma o Napoli. Leggo che i tifosi della Lazio sono già all'assedio dopo i quattro gol presi a Siena, nonostante una squadra quarta in campionato ed agli ottavi di Europa League: io non voglio che la Samp diventi un ambiente del genere. Il rischio c'è. Se già non sono d'accordo con il gesto dello sputo (una violenza fisica, che giustifica una reazione di un calciatore, magari strapagato, ma non meritevole dello sputo), figuriamoci se poi penso che uno dei due protagonisti è uno che ha messo insieme 247 minuti sul campo (praticamente tre partite scarse, sempre da subentrante tranne alla prima giornata) e che ha giocato poco. Così come leggo ogni tanto contestazioni - su Internet - a gente come Fornaroli (135 minuti, due sole presenze da titolare), Kristicic (33 minuti, una presenza da titolare), Laczko (451 minuti giocati, nove presenze), Soriano (333 minuti, cinque presenze), mentre per Palombo (capitano, sì, ma con 1714 minuti giocati - per dati sulle presenze e sui minuti giocati: U.C. Sampdoria 2011-2012) non ci sono troppi cori di protesta, beh.. non posso che sperare di dire un giorno "non succederà più".

Noi siamo stati sempre una grande tifoseria, un po' all'inglese, sempre a cantare, anche durante la quasi-C e le 17 partite senza vittorie nel 2006. Non dico di smettere, ma dico che - se si vuole fare una vera contestazione - va fatta a tutti (famiglia Garrone compresa, allo stadio invece non vedo segnali riguardo questo); si lascia lo stadio vuoto a Samp-Livorno, perché noi siamo solo per la maglia, ma questa maglia intanto la indossano questi giocatori. Gli stessi che ci hanno portato dove siamo. Sarei per una contestazione mirata e non per gli assalti ai pullman, per lo stadio vuoto e non i petardi in tribuna a Sensibile, per strappare l'abbonamento piuttosto che per spaccare la testa a qualcuno. Sperando che "non succederà più".

Sergio Romero, 24 anni, in azione contro il Varese, uno dei pochi
a salvarsi dalla feroce contestazione di ieri a Bogliasco.

06 gennaio 2012

Ricomincio da capo.

Ve lo ricordate quel film di Bill Murray, "Ricomincio da capo"? Parla di questo metereologo, Phil Connors, che si reca in una piccola città della Pennsylvania, per fare un servizio sul Giorno della Marmotta; qui rimane però - stranamente - intrappolato in un circolo temporale vizioso, in cui si sveglia ogni giorno alle sei del mattino dalla stessa canzone alla radio e trascorre sempre la stessa giornata. All'inizio ne approfitta per fare le cose più disparate (guadagnare soldi, darsi alla pazza gioia, etc.), ma alla fine ne risulta infastidito e comincia a cercare un modo per tornare a far sì che il tempo scorra anche per lui.
Senza usare troppi spoiler, sembra quasi che il tifoso della Samp sia intrappolato nello stesso circolo vizioso: ti svegli, magari accendi il computer, leggi qualche notizia sulla nostra benamata e puoi trovare più o meno sempre le stesse cose, come qualche voce di mercato su giocatori che non servono alla causa, le voci che si rincorrono sulla cessione di qualcuno d'importante o che - aspetto più grave e che molti si dimenticano di differenziare dal primo - sta giocando bene, Sensibile che afferma di sentire la prossima partita come la partita più importante dall'inizio dell'esistenza dell'universo e così via dicendo. Il problema è che Bill Murray trova una maniera per uscirne; noi non sembriamo altrettanto bravi o, sopratutto, fortunati.

Anche oggi, la Samp ha dato la sensazione di trovarsi nella stessa situazione di sempre, anzi forse pure peggiore: nel 2011 mi ero lamentato di una piccola componente di sfiga che, insieme alle grandi colpe societarie/dirigenziali, tecniche e motivazionali, aveva condizionato in minima parte, rendendolo ancora più sadicamente insopportabile da digerire (su tutti: il gol di uno sconosciuto argentino al 92' nel derby nel quale ti dovresti salvare). Nel 2012 sembra essere cambiato effettivamente qualcosa: non ti puoi appellare più neanche a quella. Oggi il Varese, se avesse vinto tre o quattro a zero, non avrebbe rubato assolutamente nulla: allenatore giusto per la B, squadra corta e con trame di gioco semplicissime, due-tre giocatori molto interessanti (Kurtic, Carrozza ma sopratutto questo Corti, che ricordava un Pizarro meno tecnico e più lavoratore) ed eccola là che siamo da capo. Di nuovo a soffrire, anche perché ormai - da un mesetto a questa parte - chi viene a Marassi ha capito che è inutile chiudersi dietro la linea di metà campo: la Juve Stabia per poco non vince anch'essa ed oggi i lombardi hanno portato a casa i tre punti.

Possiamo piangere su tutte le inadempienze della proprietà, ma - guardando unicamente la partita odierna - è difficile non puntare il dito contro Iachini: mai vista tanta approssimazione e paura in una formazione della Samp in 16 anni che la tifo. Padalino interno di centrocampo era qualcosa che i miei occhi, ma sopratutto il mio cervello non avrebbero mai potuto immaginare; Bertani stra-confermato nonostante non segni da 3 mesi; Juan Antonio messo seconda punta, quando è invece un trequartista; Palombo e Bentivoglio in campo nonostante non siano presentabili da diverso tempo.
Il primo tempo è riuscito ad essere forse il peggiore in tanti anni di passione verso questa maglia: neanche un tiro in porta, Varese dominatore nei primi 25' del 1°T e noi in bambola manco fossimo davanti al Real Madrid. Nel secondo tempo, con l'ingresso di Pozzi e Kristicic, la squadra s'è leggermente raddrizzata, ma il Varese nel finale ha spinto e ha trovato - aggiungo (purtroppo) meritatamente - il vantaggio con il neo-entrato Damonte su passaggio ottimo di Carrozza. L'espulsione di Koman, oltre ad essere una valutazione severa dell'arbitro (all'interno di una partita in cui non ha fischiato diversi falli di Grillo su Padalino, tanto per fare un esempio), è solo lo specchio del nervosismo che c'è nello spogliatoio e, più in generale, nella società.

Romero 6,5 | Anche oggi ha salvato la baracca finché ha potuto: nel primo tempo, il miracolo su Neto Pereira ci evita la capitolazione anticipata e poi esce in tempo per due volte su De Luca. Nel finale, sbaglia l'angolo, ma non è che gli si può rimproverare tutto.
Costa 5 | Sembra faticare un po'. Continuo a dire che è uno dei pochi con qualche briciolo di personalità, ma deve essere il Costa di inizio stagione per meritarsi il posto.
Rossini 5,5 | Prima insufficienza anche per lui, oggi un pochino in bambola, ma meglio dei suoi due compagni di reparto.
Volta 4,5 | L'esempio di come anche il buono - nella Samp di oggi - si trasformi in marcio: l'anno scorso era stato uno dei pochi salvabili, quest'anno non ne sta azzeccando una. Anche oggi Neto Pereira lo trasforma nell'ultimo degli zimbelli. Gravissima la sua involuzione.
Palombo 4,5 | Crescono le petizioni per salvare il suo posto in squadra. Diminuisce, invece, ulteriormente il suo rendimento in campo: oggi non solo sbaglia quasi tutti i lanci (cosa che in quest'anno di B ci ha fatto già vedere qualche volta), ma lo passano tutti, non fa neanche più da frangiflutti. La soluzione (almeno per ora) non è mandarlo via, ma farlo rifiatare se non è in grado.
Bentivoglio 5 | Nervosissimo, la solita partita iachiniana senza ardore, né soluzioni strabilianti. Un giocatore senza spina dorsale che non serve moltissimo a questa Samp.
Padalino 6- | Voto per l'impegno. Perché non è colpa sua se l'allenatore lo mette in una posizione a lui estranea, ma è anche vero che casca sempre a due metri dalla porta.
Rispoli 5,5 | Qualche percussione, ma non mette un cross buono neanche a pagarlo, onestamente è difficile giudicarlo un giocatore utile in queste condizioni.
Laczko 6,5 | Mentre il mondo si sforza a sostenere Castellini, l'ungherese è l'unico "decente" nel primo tempo e nella seconda frazione continua sullo stesso corso: sicuri sempre che non sia utile?
Juan Antonio 5,5 | Molto fumoso. Ha corso parecchio, ma nei due-tre palloni che si è ritrovato tra i piedi ha sbagliato il passaggio.. certo, non lo si brucerà per una partita. Sparisce misteriosamente nella ripresa.
Bertani 5- | Sulla prestazione, c'è poco da dire, simile alle ultime dieci giocate in maglia blucerchiata. Piuttosto la domanda sorge spontanea: Cristian, ma che gli fai agli allenatori? Che sia Atzori o Iachini, sempre presente, 21 presenze su 21. Mah.

Pozzi 6+ | Se non altro, la squadra sale con un centravanti di ruolo. Sempre sicuri di cederlo proprio ora?
Kristicic 6,5 | Esordio in maglia Samp, bene. Tre passaggi, con due mette quasi in porta Pozzi e Bertani. Insomma, il doppio di quelli fatti da Palombo e Bentivoglio nelle ultime tre partite.
Koman s.v. | Mai giudicato un giocatore in cinque minuti, non comincerò certo oggi.. l'espulsione finale è un po' troppo, ma fa trasparire il momento difficile di tutta la squadra.

Cosa ci aspetta quindi? A questo punto, con il girone d'andata alle spalle e 26 punti in 21 partite, qual'è il vero obiettivo? Vogliamo dircela la verità? Io non credo alla retrocessione diretta, la vedo impossibile onestamente.. ma i play-out comincio a vederli sempre più probabili. Un mese fa non gli avrei dato più del 2%, ora al 10% mi ci assesterei.. evitiamo questo "rockbottom" e ripartiamo dall'anno prossimo. Che è meglio. E come disse Bill Murray in quel famoso film: "E se non ci fosse un domani? Di certo, oggi non c'è stato..".

L'ex di turno Christian Terlizzi, 32 anni, esulta di fronte al gol decisivo di Damonte al 90'.