31 marzo 2012

Pellé d'oca.

Forse il sogno non è più tanto irrealizzabile. Giornata perfetta quella doriana: a Marassi, la Samp batte la Nocerina 2-0 con un'altra doppietta dell'Elvis Spresley denoialtri, ovvero Graziano Pellé, e vola a 51; intanto, i play-off si avvicinano a -1 e -2 con le sconfitte di Varese e Padova. 

La Samp vuole vendicare - sportivamente parlando - la gara dell'andata, con il naufragio di Nocera Inferiore che forse rappresenta il punto di basso di questa stagione: per farlo, si presenta con 9/11 confermati rispetto alla gara precedente con il Cittadella. Gli unici cambi si registrano sugli esterni di difesa: con Berardi e Costa entrambi squalificati, sono Rispoli e Laczko a prendere il loro posto. La Nocerina, invece, presenta un assetto leggermente più guardingo, con i quattro davanti (Catania, Nigro, Castaldo e Merino) pronti a veloci ripartenze per infilare la difesa blucerchiata.
Purtroppo, per i molossi c'è poco tempo per pensare ai contropiedi: passano sei minuti e Munari mette un buon pallone in area, con il quale regala a Pellé la palla dell'1-0. Il numero 99 stoppa con comodità, lascia anche rimbalzare la palla e batte Concetti in uscita; grandi proteste dei giocatori della Nocerina per la posizione del centravanti sampdoriano, ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che Pellé sia in posizione regolare.
La Nocerina tenta di premere, ma in difesa concede veramente molti spazi, che la Samp prova a sfruttare senza esserne troppo in grado: si sente ancora una volta la mancanza dell'ultimo passaggio, Juan Antonio sfodera una prova appena sufficiente e non è in grado di mettere in moto le punte. Fortunatamente, Castaldo manca due volte il pareggio, prima grazie ad una deviazione provvidenziale, poi sparacchiando fuori con Romero uscito male. La Samp però non molla e trova il 2-0: palla in mezzo di Rispoli, non la tocca nessuna ed arriva a Renan. Il brasiliano è paziente nell'aspettare il momento giusto per servire ancora Pellé, solo davanti alla porta spalancata: 2-0 ed altre grandi proteste nocerine, ma anche qui non sembrano esserci grossi dubbi sul fatto che il numero 99 sia in gioco.
Il resto del primo tempo offre poco alla Nocerina, ma la Samp rischia di chiudere la partita: prima Munari s'invola verso l'area, salta Concetti che lo aggancia, ma l'arbitro gli incredibilmente mostra il giallo per simulazione; poi Juan Antonio, lanciato in campo aperto da Renan, pensa di concludere l'azione con un pallonetto che di concreto ha ben poco.
Finito il primo tempo, il secondo offre i primi 15' in cui la Nocerina mette sotto la Samp: Nigro si rende più volte pericoloso, ma fondamentalmente Romero deve mettere una pezza solo su un cross di Catania che il portiere argentino respinge. Ben due i rigori chiesti dalla Nocerina: qualche dubbio sul contatto Laczko-Nigro, mentre Merino salta tutti, ma poi cade in area e si becca anche un richiamo sacrosanto da Gastaldello.
E la Samp? Gestisce. Solita gestione del risultato firmata Iachini: forse anche con un po' di stanchezza nelle gambe, i blucerchiati tendono a difendersi e ripartono solamente quando Eder si lancia in avanti con le sue folate. Un tiro di Pellé respinto da De Maio è il meglio che la Samp riesce a produrre nel secondo tempo, ma fortunatamente i molossi non hanno un centravanti che possa finalizzare al meglio i continui movimenti delle mezze punte. Entra anche Farias, ma se Auteri toglie Castaldo, i pericoli vengono meno e così si scorre fino al 90'.

Non nego che la Samp ormai sia ben abituata al suo nuovo vestito: attacca a tutta nel primo tempo, creando diverse occasioni, poi si spera che la partita sia già sbloccata, altrimenti si rimane sulle gambe e - se tutto va bene - sullo 0-0. Lo dimostrano le partite recenti: con Verona, Cittadella e Nocerina si è sbloccata la partita subito, per poi non creare molto nei secondi 45', mentre con Ascoli e Sassuolo non si è trovato il gol nei primi 50-60 minuti ed è stato impossibile trovarlo dopo, anzi le occasioni sono diminuite drasticamente. 
Un'altra piccola e costante critica la voglio fare alla gestione dei cambi: possibile che Iachini non veda che gente come Munari e Eder non si reggeva più sulle gambe a metà del secondo tempo? Lo stesso Obiang è crollato per crampi alla fine. Fare una sostituzione in 85 minuti non è una gestione intelligente della gara..

Romero 6.5 | Ci fa prendere uno spavento sull'angolo che smanaccia in maniera "curciana", ma che bello vederlo fare il difensore aggiunto su Castaldo nel primo tempo.
Rispoli 6.5 | Non corre particolari rischi e non sembrano marcarlo molto, tanto che riesce ad arrivare numerose volte sul fondo.
Gastaldello 7 | Monumentale.
Rossini 6.5 | Non soffre particolarmente, è costretto al giallo per rimediare ad una stupidaggine di Renan in fase d'impostazione.
Laczko 6.5 | Bene anche lui, il quartetto difensivo non ha creato problemi. Ferma anche il "pericoloso" Merino.
Obiang 6.5 | E' tornato il Pedro dei bei tempi, oggi tenace e preciso.
Munari 6 | Mi è sembrato parecchio in perdita d'ossigeno, forse sarebbe meglio farlo riposare una partita.
Renan 5.5 | Assist a parte, ancora un pesce fuor d'acqua. Sbaglia numerosi passaggi, di bombe da lontano ancora nessuna e l'unica punizione che tira in porta finisce in Gradinata Sud in stile rugbistico.
Juan Antonio 6- | Voto di stima al ragazzo, ma si è mangiato un gol clamoroso.
Eder 6.5 | Anche oggi un mazzo tanto: certo, il gol non arriva. Oggi pure una traversa su punizione.
Pellé 8 | Chi l'avrebbe mai detto? Oggi anche meglio che a Cittadella, nel finale è un prezioso totem sul quale impostare le ripartenze blucerchiate.

Soriano 5 | Non è colpa sua se il suo allenatore lo schiera ala sinistra.
Kristicic s.v. | Passerella finale.
Semioli s.v. | Vedi Kristicic.

Ora ne mancano nove. La prossima sarà una delle più toste: giocare a Crotone, dal punto di vista ambientale, non sarà per niente facile. Lo Scida è uno stadio caldo, ma se vogliamo prenderci i play-off, dobbiamo superare questa prova: il Crotone è in forma e non sarà semplice battere una formazione così. Ricorda un po' la Nocerina, anche se superiore sia davanti (Calil, Florenzi, Gabionetta e compagnia bella) che dietro.
Speriamo solo che vada tutto così bene da ritrovarci dentro la zona play-off la prossima settimana.. non vi farebbe venire la pelle d'oca, pensando a dove eravamo due mesi fa?


Graziano Pellé, 26 anni, al tiro durante Samp-Nocerina: per lui, altri due gol oggi.

24 marzo 2012

La speranza è l'ultima a morire.

Non sia mai che una squadra di Iachini molli in Serie B: la Samp sbanca il Tombolato di Cittadella con il minimo sindacale e riesce nell'intento di portarsi a -2 dal Padova, che occupa il sesto posto (ultimo valevole per i play-off), in attesa dell'impegno che vedrà proprio i patavini contro un pericolante Vicenza lunedì sera.
Indubbiamente, visto come è andata la partita, la vittoria è sembrata giusta ed equa, anche se le emozioni che il match ha potuto offrire non sono state moltissime.

La Samp cambia poco rispetto al pareggio contro l'Ascoli di una settimana fa: rientro per Obiang nella sua posizione di regista e panchina per Kristicic; stesso avvicendamento sul settore difensivo di destra, con Berardi in campo e Rispoli addirittura in tribuna; infine, Juan Antonio comincia dal 1' al posto di un Foggia che è sembrato di ben poco aiuto nelle ultime partite.
Pronti-via e la Samp rischia subito, con Di Roberto fermato abilmente da un superlativo Romero, abile anche con i piedi. I blucerchiati creano qualcosina, ma come al solito - nonostante un buon Juan Antonio - scarseggiano le conclusioni verso la porta avversaria: proprio il numero 29 sfiora il palo alla destra di Cordaz a metà del primo tempo. Di Roberto torna a rendersi pericoloso, sfiorando il vantaggio per i padroni di casa qualche minuto più tardi; fortunatamente, Graziano Pellè è in giornata e, con uno schema su punizione, firma il vantaggio a porta sguarnita su un assist di un generoso Eder. Purtroppo, pochi minuti bastano per rigirare la frittata: Berardi tocca Maah in area ed è rigore senza alcun dubbio. Trasforma Di Roberto, che spiazza Romero per il suo 7° gol stagionale.
Ma la Samp non molla e piazza il k.o. che si rivelerà decisivo prima dell'intervallo: cross forse basso di Renan, Pellé riesce comunque a spizzarla e Cordaz non brilla certo nell'occasione, lasciando passare il pallone sul primo palo. Quando vai in vantaggio così prima dell'intervallo, tutto diventa incredibilmente più semplice.
Nel secondo tempo, la Samp fa il solito errore di creare poco o nulla e si concentra nella distruzione del gioco avversario: impresa che riesce quasi sempre, tranne che in un paio d'occasioni, nelle quali prima Romero e poi Costa si distinguono per prontezza di riflessi nel salvare il risultato. L'espulsione del numero 3 doriano, a triplice fischio ormai avvenuto, è solo il corollario della sesta vittoria nelle ultime giornate: da quando è iniziato il girone di ritorno, la Samp ha messo in cascina 22 punti, una media esatta di due a partita. 

Se proprio posso fare un rimprovero alla squadra, è sempre lo stesso: nel secondo tempo, si è sceso palesemente in campo per tenere il risultato e nulla più. Capisco che Iachini ha ottenuto due promozioni con questo atteggiamento iper-difensivista, ma non credo sia il miglior approccio per congelare le partite; se mai dovessimo riuscire nell'impresa di risalire, un atteggiamento del genere non pagherebbe di certo. Non per nulla, Iachini ha fatto benissimo in B, ma in A è stato esonerato due volte.
Dispiace per Costa, anche se ammetto che devo rivedere il fallo a gioco fermo; meno per Bertani, dato che entrambi salteranno la gara interna con la Nocerina di sabato prossimo.

Romero 6.5 | Ancora una volta, implacabile. Il salvataggio su Di Roberto con i piedi è qualcosa di tecnicamente grandioso, per un portiere.
Berardi 5 | Bruttina la sua prova; se ci metti anche il rigore causato, diventa insufficiente.
Gastaldello 6.5 | Baluardo, non soffre la presenza di Di Nardo.
Rossini 6 | Bene, ma non eccezionalmente. 
Costa 5.5 | Il voto in campo sarebbe stato 6: ha sofferto Di Roberto i primi 20', poi ha tenuto benissimo, salvando anche un gol clamoroso su Maah. Però non si può far espellere così ingenuamente a partita conclusa.
Obiang 4.5 | Direi il peggiore: probabilmente doveva solo recuperare un po' lo smalto, di certo ha visto giorni migliori.
Munari 6 | Combatte moltissimo, perde in dinamicità però.
Renan 5.5 | Calcio d'angolo a parte per il secondo gol di Pellé, poco o nulla: il giocatore continuo che serve ad una Samp in questa categoria ancora non si è visto. 
Juan Antonio 6.5 | Buona la sua prova oggi: continuo a dire che del trequartista in lui c'è ben poco, non mette passaggi filtranti negli ultimi 25 metri. Però si batte, conquista un sacco di palloni a centrocampo, li tiene con caparbietà: insomma, molto meglio rispetto alle ultime prove. Tanto che non entra Foggia..
Eder 6.5 | La sua pagella sta diventando monotona: si batte come un leone e crea un sacco di occasioni. Anche oggi assist, stavolta per il 99. Peccato che non segni, dispiace.
Pellé 7.5 | Due gol ed il solito lavoro da bisonte: sarà utile fino a fine campionato.

Kristicic 6 | Meglio sicuramente di Obiang, lancia anche un paio di contropiede, nessuno gli dà spago.
Laczko 6 | Fa il suo, da esterno di centrocampo tiene la difesa del Cittadella più in apprensione.
Bertani 5 | Giusto in tempo per sprecare in contropiede e farsi ammonire per saltare la prossima di campionato: estraneo al gioco.

Ora aspettiamo una Nocerina che evoca brutti ricordi: il 4-2 di quell'Ottobre 2011 che tutti ricordano, il possibile ma mancato esonero di Atzori, la retromarcia di Sensibile sulla corazzata del campionato. La situazione è parecchio cambiata almeno per noi, paradossalmente poco per la Nocerina: non ha vinto per tante giornate dopo quella partita gloriosa, ma nelle ultime apparizioni è tornata a brillare in maniera convincente (anche oggi 3-1 al Verona). Stiamo attenti: dobbiamo giocarcela fino alla fine, per vendicare la partita di Nocera Inferiore e perché, beh.. sapete come si dice no? La speranza è l'ultima a morire.


Graziano Pellé, 26 anni, festeggia il vantaggio blucerchiato con Juan Antonio, 24 anni.

20 marzo 2012

In questo mondo di sbagli.

La famosa canzone di Antonello Venditti diceva "in questo mondo di ladri". Da quello che si legge in casa Samp (e anche fuori, nei blog, nei forum), pare di essere stati deufradati da torti arbitrali nelle ultime giornate. Un'uscita avventurosa di Pomini su Pellé e una trattenuta prolungata di Tomi su Eder hanno fatto da sfondo e da recriminazione a due scialbi pareggi, prima a Modena contro il Sassuolo, poi in casa contro l'Ascoli.

Fermo restando che sono convinto che il primo non fosse rigore ed il secondo fosse sacrosanto da assegnare.. siamo sicuri che non si stia commettendo uno sbaglio? L'ennesimo di questa stagione? Veramente ci stiamo attestando su un certo livello, nonostante la nostra stagione sia uno psicodramma abbastanza grosso e, per giunta, tutt'ora in corso? Analizziamo meglio la situazione: la Samp, alla rincorsa della Serie A, cerca a tutti i costi l'ultimo posto per i play-off. Dopo un buon filotto di punti, si va a Modena per battere il Sassuolo 3° in classifica: la partita è bruttarella, basterebbe un episodio per deciderla. Nel secondo tempo, Pomini - in uscita - si scontra con Graziano Pellé: per l'arbitro, è tutto ok. E sono, per alcuni, due punti che se ne vanno. 
Settimana dopo, stesso copione: Eder trattenuto a forza da Tomi in Sampdoria-Ascoli. Forse il brasiliano si lascia andare platealmente, ma le proteste sono reiterate e fanno arrabbiare parecchio lo stadio ed i giocatori in campo. Le proteste - in entrambi i casi - sono stati talmente vibranti da condurre a due espulsioni di due componenti della panchina.
E non ho potuto fare a meno di notare che, su Internet in generale, società, tifosi, giocatori ed anche gli stessi giornalisti (che dovrebbero tentare di essere imparziali) hanno evidenziato i "torti" subiti dalla Samp in questo campionato. Si è sentito addirittura la parola "dossier": cose da presidenti folli - come Zamparini, Cellino - o società con manie di protagonismo (leggi Juventus). Non sono cose da Sampdoria. E sopratutto: non sono cose che una squadra, un ambiente dovrebbe utilizzare come scusa per un campionato mediocre come quello che stiamo disputando.

Molti, leggendo questo mio pensiero, concluderanno che sto solamente facendo il Bastian Contrario della situazione. Mi tiro fuori da questa constatazione usando un contro-esempio, neanche troppo lontano: ma ci ricordiamo della stagione 2009/2010? L'anno del raggiungimento della Champions League?
Rinfresco la memoria: quell'anno, facemmo 67 punti (record per la società in Serie A) e non eravamo certo costruiti per quell'obiettivo. E già qui troviamo una grandissima prima differenza con la situazione attuale: in quella Serie A eravamo probabilmente da media classifica, quest'anno si è cercato di costruire la famosa corazzata (possiamo dire senza successo) e comunque siamo una squadra di punta della categoria.
E sopratutto: fermo restando che la stagione deve finire ed il torto arbitrale è dietro l'angolo, il saldo tra errori e favoritismi in quella stagione 2009/2010 fu tremendo. Dovendo fare una lista di errori di quella stagione:
- rigore su Semioli in Atalanta-Sampdoria (comunque vinta 1-0);
- clamoroso rigore mancante su Pazzini e conseguente espulsione in Sampdoria-Parma (finita 1-1);
- rigori per contatti di Muslera su Pazzini e di Diakité su Ziegler in Lazio-Sampdoria (finita 1-1);
- rigori per contatto di Jeda con Cassano in Cagliari-Sampdoria (finita 2-0);
- gol da annullare a Mantovani in Sampdoria-Chievo (finita 2-1);
- rosso per Milito per entrata su Palombo omicida in Inter-Sampdoria (finita 1-1);
- gol da annullare a Zaccardo in Parma-Sampdoria (finita 1-0);
- rigore "tolto" per fallo su Mannini in Parma-Sampdoria (finita 1-0);
- gol di Floccari da annullare in Sampdoria-Lazio (finita 2-1);
- gol di Raggi da annullare in Bologna-Sampdoria (finita 1-1);
- gol di Nené da annullare in Sampdoria-Cagliari (finita 1-1).
Di contro, ricordo episodi anche favorevoli:
- gol annullato a Bonucci al termine di Sampdoria-Bari (finita 0-0):
- gol da annullare a M. Rossi in Sampdoria-Chievo (finita 2-1);
- rigore su Sanchez da parte di Storari in Udinese-Sampdoria (finita 2-3).
Ma quell'anno, onestamente, fu un bagno di sangue, con una squadra che lottava meritatamente per un obiettivo più grande di lei. E, nonostante questo, fummo penalizzati fortemente. Qualche giorno dopo la festa a Piazza De Ferrari, non potevo fare a meno di pensare che probabilmente non avremmo dovuto fare neanche i preliminari, se certe decisioni fossero state prese in modi più consoni. E ricordo anche che la società e, in generale, l'ambiente - salvo una sfuriata iniziale - fu più "sobrio" nel giudicare gli sbagli, anzi.. pensò a fare di meglio in campo.

Ed invece, nonostante quest'anno sia lo specchio più di un fallimento tecnico-dirigenziale che di errori arbitrali, domenica la società ha tirato fuori la storia del "dossier". Vorrei veramente che si facesse un passo indietro.
Vorrei che si capisse che certe situazioni vanno rimarcate quando la contestualizzazione della rabbia è giusta: è sacrosanto arrabbiarsi quando si fa meglio di altri, nonostante non si possegga la stessa forza sul campo. E' meno giusto farlo quando la situazione è rovesciata, quando la forza sul campo dovrebbe permetterti di passeggiare, perlomeno contro la penultima squadra del campionato, ridotta per giunta in inferiorità numerica.

Perciò, voglio sperare che certi sbagli arbitrali non vengano usati più come parafulmini. Perché non è il caso. Non ci si è lagnati troppo - in proporzione agli errori subiti - l'anno della Champions League.. non facciamolo quando non rischiamo neanche di raggiungere i play-off della Serie B. Fateci questo piacere. Lasciamo questi atteggiamenti melodrammatici ad altri: se questo è un mondo pieno di ladri, noi certo non lo scopriamo oggi. E dobbiamo dimostrarci più forti, perché - tutto sommato - lo siamo. E anche perché non vedo di questi ladri nella Serie B di quest'anno. Pensiamo al Cittadella, che è meglio.



Giampaolo Pazzini, 27 anni, ai tempi blucerchiati, colpito da Muslera in Lazio-Sampdoria del 2009.




17 marzo 2012

Diteci che non è un'illusione.

Niente, l'Ascoli pare maledetto per la Samp: se non fosse stata per la magia di Foggia all'andata, il risultato sarebbe stato lo stesso di oggi. Uno 0-0 che, per i blucerchiati, non vuol dire addio alle possibilità di Serie A. Ma le complicano notevolmente: il distacco da Varese e Padova è sempre lo stesso, ma c'è una partita in meno. E forse una chance come quella di giocare in casa contro uno squadra tecnicamente povera e psicologicamente prontissima ad accogliere un punto.. andava sfruttata meglio.

Partendo dall'inizio, sono stato sorpreso dalla formazione titolare: il rientro di Volta mi ha fatto piacere. Non sta fornendo un rendimento adeguato alle attese che c'erano, ma è stato spesso impiegato come terzino destro, ruolo in cui si adatta, ma non rende.. ancor meno in una stagione in cui non è sembrato particolarmente in forma. In difesa, confermato Rispoli, vista l'indisponibilità di Berardi; confermato anche Foggia, nonostante una prova non eccelsa a Modena. L'attacco è sempre formato dal duo Pozzi-Eder, con il brasiliano alla caccia del primo gol con la maglia della Samp. L'Ascoli, come previsto, si presenta per strappare il pareggio, con Soncin in panchina e un 3-5-1-1 che lascia presagire la voglia di contenere gli avversari più che offendere. Commovente il ricordo per i due tifosi del Doria che hanno perso la vita nel ritorno dalla trasferta di Modena: per loro, un minuto di silenzio, grossi applausi da tutto la stadio e delle rose sotto la Sud a commemorarli.

Il riassunto del primo tempo si può definire con un'espressione inglese che rende l'idea: "not enough". La Samp ha un possesso palla imbarazzante, giostra il gioco come meglio crede; ma, arrivata ai 20 metri finali, si perde. Manca ancora Foggia come trequartista e più dei tiri da lontano non si riesce ad osservare; solo Pozzi sbatte contro Guarna con un bel destro e poi manda alto di testa su calcio d'angolo. Di contro, l'Ascoli non crea neanche un'occasione, lasciando Romero sostanzialmente disoccupato.
Nel secondo tempo, un vortice di emozioni e (sopratutto) di nervosismi caratterizza la partita: prima la Samp comincia di nuovo ad attaccare a testa bassa, anche se senza grosse idee; poi Ciofani (con un generoso operato di De Marco) viene espulso per somma di ammonizioni e l'Ascoli deve resistere mezz'ora con un uomo in meno, costringendo Silva a mettere Sbaffo per tenere palla il più possibile. La partita s'incattivisce, lo stesso De Marco nega un rigore a Eder abbastanza vistoso, fischia falli discutibili sopratutto ai marchigiani, facendo incattivire lo già stizzito pubblico di fede blucerchiata. Inoltre, i bianconeri non ci tengono a tenere la partita tranquilla: più si innervosiscono i giocatori della Samp per il gol che non arriva, più l'Ascoli sguazza in provocazioni inutili (Peccarisi è espertissimo in questo campo..) che servono a rallentare il gioco. Un palo di Costa, altre due occasioni per Pozzi e Semioli per i doriani; un tiro di Di Donato ben neutralizzato da Romero per i marchigiani, che negli ultimi 10 minuti si chiude nella sua metà campo per tenere il risultato.

Alla fine, Silva ha di che essere contento: per l'Ascoli, questo è un punto d'oro e lo tiene in scia di quell'obiettivo che è probabilmente la zona play-out. La Samp perde un enorme occasione: al di là del rigore mancante per il fallo su Eder, del palo di Costa, delle istigazioni ascolane e della sfortuna (che ogni tanto c'è), una squadra che ambisce all'obiettivo dei play-off - tramite un filotto di vittorie - non può sbattere contro una squadra del genere, che principalmente si difende e che non ha mancato di far vedere - sia all'andata che al ritorno - di essere povera tecnicamente e basarsi sul carattere per ottenere la salvezza.

Romero 6 | Non ha molto da fare: quando viene chiamato in causa da Di Donato, si disimpegna bene.
Rispoli 5.5 | Altra partita così così: dietro non soffre, perché gli esterni dell'Ascoli sono sostanzialmente bloccati, ma non arriva un cross buono in area da parte sua e salta l'avversario solo una volta..
Rossini 6.5 | Papa Waigo non è in giornata straordinaria, si dedica anche alla fase offensiva nel finale.
Volta 6.5 | Voto alzato leggermente per la stima che ho nel ragazzo: oggi, seppur contro una squadra non offensivamente pericolosa, si è ben disimpegnato. Certo, alcuni fondamentali sono da migliorare, ma bisogna ricominciare a dargli fiducia.
Costa 6 | Mezzo punto in più per il finale da centrale, in cui si disimpegna molto meglio che come terzino: non spinge, non salta l'uomo.. insomma, non il tipo di terzino che useresti per scardinare una squadra che si difende con 10 elementi su 11.
Kristicic 7- | Con una discreta rabbia, svolge benissimo il ruolo di regista in assenza di Obiang. Lotta con Parfait, un peperino tutta grinta e calcioni, e ha anche la meglio su di lui. E' sempre sul pezzo: non se la cava per niente male in qualsiasi ruolo di centrocampo. Peccato sia uscito.
Munari 5.5 | Prima partita un po' chiaroscura a Marassi per l'ex Fiorentina: non dà questo grandissimo contributo alla causa sampdoriana.
Renan 6 | Meglio che a Modena, ma continua ad avere il tocco in più nel fare le cose. 
Foggia 5 | Quando si tratta di saltare l'uomo, è abbastanza efficace. Quando si tratta di mettere l'attaccante davanti alla porta, apriti cielo: non fa un assist neanche oggi.
Pozzi 6 | Si fa un mazzo tanto, ma non gli arrivano troppi palloni buono: ammirevole quando va a recuperare Parfait a centrocampo come un medianaccio di quelli cattivi. Ammirevole anche il fatto che oggi, quando l'atmosfera si è fatta nervosa, si è messo a fare da paciere come un capitano dovrebbe fare.
Eder 6+ | Anche oggi grandissima volontà, tanta corsa, molti dribbling.. ma manca il gol. Senza quello, sarà difficile dare un voto più alto.

Pellé 6.5 | Per il suo lavoro - spizzatona di testa - è perfetto. Oggi, contro una difesa fisica come quella ascolana, forse era da mettere addirittura dall'inizio. Gioca la sua partita con diligenza. Nonostante doti non eccelse, si sta rivelando adatto al suo compito.
Semioli 6 | Torna sul campo di Marassi per l'assalto finale: i suoi cross non sono male, ma l'esterno destro in un 3-4-3 non lo può fare.. è già stato ampiamente dimostrato da Atzori.
Laczko 6 | Era il caso di metterlo all'inizio al posto di Costa: mette più cross dell'ex reggino e di Rispoli messi insieme.

Insomma, è decisamente un'occasione persa. Siamo decisamente cambiati rispetto alla "banda di morti" che Castori descriveva dopo la partita dell'andata.. ma non si possono perdere - con quella che probabilmente sarà una delle candidate a retrocedere - ben 4 punti sui 6 disponibili; alla Samp credevo sapessero che non basta vincere i confronti diretti per fare bene. Sono i filotti di vittorie - in stile Brescia o Verona - contro le squadre medio-piccole a fare la differenza. Il Sassuolo oggi ha vinto, quindi cala il sipario sul recuperare le prime 4, dato che siamo a -16 con 11 match da giocare; piuttosto, il Varese e il Padova sono sempre lì, a meno che il Brescia non faccia una sorpresina alla capolista Pescara lunedì sera. Intanto preoccupa anche il problema del gol: siamo la seconda difesa della Serie B (22 gol subiti il Torino, 23 noi ed il Sassuolo), ma siamo anche a quota 35 gol segnati (meno della Nocerina ultima, che è a quota 38..) e rappresentiamo il 15° attacco della categoria..
Speriamo di farcela, non sarà facile. Speriamo non ci debbano dire che era tutta un'illusione, questa Serie A.



Nenad Kristicic, 22 anni, insegue Papa Waigo nel match di oggi pomeriggio.

10 marzo 2012

Occasione persa.

Nonostante gli splendidi e numerosi tifosi giunti fino a Modena per tifare, la Samp non riesce a tirar fuori la vittoria dal cilindro e guadagna un solo punto nella corsa ai playoff, vista la sconfitta del Varese. Nella classica partita che potrebbe essere decisa da un episodio, i blucerchiati non combinano granché in fase realizzativa, nonostante un possesso palla superiore all'avversario per qualità e tempistica. E pensare che ci si sperava, nella vittoria in terra emiliana, per dare una sferzata decisiva alla rincorsa per la Serie A.

Iachini cambia parecchio rispetto al recupero con l'Empoli: si presenta a sorpresa con un 3-4-1-2 di atzoriana memoria che porta in campo Costa, Rispoli, Renan e Foggia al posto di Obiang, Soriano, Berardi e Juan Antonio. Solita fisionomia per il temibile Sassuolo dell'ex Fulvio Pea, che non gioca un calcio spettacolare e a che fare con i problemi d'inserimento nel modulo per Simone Missiroli, ex Reggina ed acquisto più costoso dell'intera storia della società neroverde. Attenzione, come al solito, ad un Sansone in grande forma. 
La Samp gioca i primi 15' a tutta, mettendo sotto l'avversario sul piano del palleggio, pur non creando occasioni enormi, se non un tiro di Pozzi rimpallato. Poi è il Sassuolo a venire fuori alla distanza, con poco possesso palla, ma scambi veloci, che portano ad una doppia occasione per Gazzola e ad un sinistro ravvicinato di Sansone, deviato con i piedi da Romero in calcio d'angolo. I blucerchiati riusciranno solo verso la fine ad uscire nuovamente dal proprio guscio, rimanendo però incapaci di creare grosse occasioni.
Nel secondo tempo, parte benissimo il Sassuolo, che sfiora con Missiroli il gol del vantaggio: ma il numero 70 sbuccia l'impatto con il pallone e quest'ultimo termina lontano dalla porta di Romero. Poi Eder s'innesca e mette paura a Pomini, con un bel destro respinto dal portiere emiliano. Nel finale, sono Donazzan per i neroverdi e Pellè (con un timido colpo di testa, anche troppo..) per i blucerchiati a sfiorare il colpaccio. Ma sostanzialmente, il pareggio è giusto: la Samp ha avuto un miglior giro palla, il Sassuolo le migliori occasioni. A Pea sta bene così, meno a Iachini, espulso anche questa volta e che possiamo ormai definire un "Cassano" degli allenatori, alla minima intemperanza viene ormai cacciato automaticamente.

Romero 6.5 | Altra partita diligente: non ha molto da fare, ma chiude bene su Donazzan, Gazzola e Sansone.
Costa 6- | Benino, certo il Costa d'inizio campionato era un'altra cosa..
Gastaldello 6.5 | Tutto sommato, non ha problemi.
Rossini 6.5 | Vedi Gastaldello, con tanto di due salvataggi sulla linea. Anche se, nel finale contro Boayke, corre dei pericoli.
Laczko 6.5 | Solite sgroppate, Gazzola non arriva quasi mai sul fondo, mentre lui - sopratutto nel secondo tempo - macina chilometri.
Rispoli 5.5 | Primo tempo senza infamia né lode, poi l'infamia arriva quando sbaglia un cross facile facile dentro l'area ad inizio secondo tempo; dalle sue parti, Bianchi fa come vuole.
Renan 4.5 | Il peggiore di oggi: il gioco di prima non lo conosce.
Munari 6- | Sufficienza di stima, meno dinamico del solito, ma cuce quanto può la manovra.
Foggia 5 | Bravissimo nel saltare l'uomo, ma per saltarne 4-5 ce ne vuole e lui non è Messi; di passaggi per gli attaccanti, neanche uno. Continua questa leggenda del farlo giocare trequartista.
Eder 6 | Si crea da solo l'unico tiro veramente pericoloso di tutta la partita: speriamo segni il prima possibile.
Pozzi 6 | Si fa un gran mazzo, maree di sponde, ma i centrocampisti non salgono mai..

Pellé 6 | Si fa apprezzare per molte sponde, una grossa fisicità ed un quasi rigore non fischiato dall'arbitro, che causa la cacciata di Iachini. Ci voleva più cattiveria su quel colpo di testa finale..
Juan Antonio 5 | Ancora niente: il ragazzo non sembra continuo.
Semioli s.v. | Bentornato Franco: mette il cross che Pellé spreca in maniera troppo morbida. 


Stavolta, voglio lanciarmi in dei complimenti a Iachini: è vero che il Sassuolo non gioca un calcio spettacolare e contenere una squadra che gioca con 9 giocatori dietro la linea della palla non è particolarmente difficile, ma la mossa di presentare uno schieramento speculare a quello di Pea ha funzionato, almeno dietro. Davanti, polveri bagnate: Eder e Pozzi non hanno visto un pallone, confermando che sia Foggia che Juan Antonio non sembrano molto continui nel fare il loro lavoro, ovvero quello di smerciare palloni alle due punte. Solo quando si è potuto contare sulla fisicità e sull'altezza di un discreto Pellé, Foggia si è lanciato in palloni alti prima di uscire. L'argentino, invece, continua ad andare a folate, ma a non essere molto determinante.

Ora ci aspetta una serie di partite molto importanti: infilassimo un altro filotto, ci sarebbe ancora qualche mini speranza per i playoff: l'Ascoli a Marassi (ancora riecheggia la frase di Castori: "banda di morti viventi"), la trasferta al Tombolato di Cittadella e di nuovo a Genova per ospitare la Nocerina (che, oggi, ha rivinto dopo una marea di turni.. l'ultima vittoria qual'era stata? Quella contro di noi..), tutte squadre che cercano di evitare la retrocessione in Lega Pro.
Dobbiamo assolutamente continuare a spingere, altrimenti ci sarà solo da mangiarsi le mani, non solo per un girone d'andata fallimentare, ma anche per uno di ritorno non sfruttato a pieno.


Renan Garcia, 26 anni, al tiro contrastato da Consolini: non un gran match per lui.

06 marzo 2012

Avanti il prossimo.

La Samp diventa bella anche durante la settimana: l'1-0 all'Empoli porta i blucerchiati a -5 dal Varese e dall'ultimo posto dei playoff; oltretutto, con la sconfitta del Padova, le speranze di agganciare anche i patavini non sono del tutto impossibili.. ma andiamo con ordine.

Il Doria si presenta al recupero della 25° giornata con pochi cambi rispetto alla formazione che ha strapazzato il Verona: Laczko al posto di Costa e, con il rientro di Obiang, Soriano confermato al posto di Kristicic, vittima all'ultimo  momento di un attacco influenzale. Per l'Empoli, basta che ci sia Tavano: manca invece il grande ex, Massimo Maccarone, che in molti forse avrebbero fischiato calorosamente per i suoi trascorsi blucerchiati.
Pronti, via e la Samp crea subito una palla gol con Soriano, che si beve mezza difesa empolese - portiere compreso - ma non tira e quindi fa sfumare un gol quasi certo. L'Empoli non è mai veramente pericoloso, sopratutto nel primo tempo, dove un tiro centrale di Dumitru è tutto quello che la squadra di Aglietti sa offrire ad un Marassi sempre pieno. La Samp ricomincia ad attaccare solo nel finale del primo tempo, dove crea un altro paio d'occasioni, seppur abbia già sprecato una sostituzione: è Berardi a doversi arrendere per un problema muscolare, tirando fuori dalla naftalina Rispoli al suo posto.
Nel secondo tempo, la Samp diventa più aggressiva, creando altre occasioni e giungendo finalmente all'occasione del vantaggio: cross di Soriano perfetto e capitan Gastaldello è lì per uccellare Dossena. Prima rete in campionato per il numero 28, che festeggia abbracciato da tutti i compagni; il resto è una lenta agonia verso il 90', dato che l'Empoli non si degna neanche da fare in maniera adatta da starring partner, non compiendo neanche una conclusione verso il poco occupato Romero.

Sicuramente si è vista una Samp iachiniana: tanto possesso, occasioni poche ma sfruttate, occasioni zero per l'avversario. Il timbro del tecnico di Ascoli Piceno è ormai indiscutibilmente presente sulle maglie e sul gioco blucerchiato.

Romero 6 | Di stima, dato che non deve compiere una parata seria.
Berardi 6 | Finché è in campo, si sbatte come può.
Gastaldello 7 | E' preciso in tutti gli interventi, ma sopratutto decide la partita in una delle sue tante incursioni difensive.
Rossini 6.5 | Vedi il compagno di reparto, senza gol.
Laczko 7 | Altra ottima partita dell'ungherese come terzino sinistro, ruolo che lo fa rendere al meglio delle sue capacità.
Obiang 7.5 | Mezzo punto in più per la stella della squadra: corre, pressa, imposta, fa girare la testa agli avversari. Ricorda veramente tanto Patrick Vieira..
Munari 7 | Criticato tanto, ormai è un punto fermo e si capisce perché: si danna come pochi, corre sempre ed è di gran dinamismo per la sua squadra.
Soriano 6 | Sufficienza per l'assist, gioca bene.. ma, figlio mio, non ti puoi mangiare due gol come quelli davanti alla porta. Pecca d'altruismo e di consistenza.
Juan Antonio 5.5 | Ancora un po' avulso dalla manovra, tante folate ma di palloni per gli attaccanti neanche uno: certo, meglio che con il Verona..
Eder 6.5 | Sbuffa, si sbatte e corre parecchio, i difensori dell'Empoli non lo vedono. Manca ancora il gol.
Pozzi 6.5 | S'ammazza di corsa fino al 94': encomiabile.

Rispoli 5.5 | Non lo vedevamo da un po' in campo e ci ricordiamo subito il perché, con la corsa scoordinata come marchio di fabbrica. Comunque, meglio di tante altre volte in maglia blucerchiata.
Foggia 6 | Senza infamia, né lode.
Pellé s.v. | Entra nel finale e riporta il 99 blucerchiato dentro al campo: onestamente, con poca gloria, corre come se avesse alle spalle 80 minuti di partita, mentre Pozzi gli sfreccia accanto come fosse Speedy Gonzalez.

Ora sabato si va a Sassuolo, a trovare il caro Fulvio Pea, che così bene sta facendo al suo primo anno da allenatore in B: la squadra sembra in ottima condizione e, se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, possiamo dire che manca una bella vittoria contro una squadra come il Sassuolo in trasferta. Se arrivasse, allora sì che si potrebbero coltivare nuove speranze. Intanto, avanti il prossimo.

Daniele Gastaldello, 28 anni, al primo gol con la maglia blucerchiata nel 2011/2012.


03 marzo 2012

Stanno lavorando per noi.

Ci voleva una vittoria per mantenere le ultime speranze di playoff e vittoria è stata: la Samp infila la seconda vittoria consecutiva in casa (cosa mai successa prima quest'anno) e rimane a -8 dal Varese, ultima squadra dentro la griglia delle posizioni per i playoff di Giugno. Ora arriverà l'Empoli a Marassi, per il recupero della gara di Febbraio, e si spera di arrivare anche a -5 per sognare legittimamente quello che molti vorrebbero, ma che forse nessuno osa realmente nominare: la Serie A.

Rispetto a Torino, mancano Obiang squalificato e Renan infortunato: al loro posto, vanno in campo Kristicic in cabina di regia e Soriano come mezz'ala a sinistra. Inoltre, Eder torna a prendersi il suo posto davanti al posto di Bertani e continua la staffetta tra Juan Antonio e Foggia, con il primo in campo al posto del secondo, che a Torino era stato titolare. Il Verona si presenta con i soliti 11, con la rivelazione Juanito Gomez a sostenere Ferrari e Halfredsson ad orchestrare le manovre di centrocampo.
Nel primo tempo, il Verona non si vede mai, se non per un tiro contrastato di Russo e la conseguente girata debole di Juanito, che finisce tra le braccia sicure di Romero: per il resto, gli scaligeri si limitano a stare nella loro metà campo, incapaci di creare qualcosa lontanamente vicina ad essere chiamata occasione; la Samp, invece, ha un grosso possesso palla, che però non si concretizza in tiri significativi verso la porta di Rafael. Un'incursione di Soriano crea scompiglio in area e Eder perde il tempo, prima di farsi recuperare da Ceccarelli: la Samp sembra un po' spuntata.
Poi, la premiata ditta si mette in azione e crea il primo cioccolatino odierno: Eder aspetta Pozzi in area, lo serve solo e il numero 9 non perdona un Rafael fin lì attento. Decimo gol in campionato (non so se in posizione regolare) per il ragazzo di Santarcangelo, che corre fino alla tribuna e cerca qualcuno a cui mandare un bacio (ipotizziamo la figlia..); 1-0 e primo tempo portato a casa senza troppi patemi.
Il tifoso sampdoriano in versione 2011-2012 si aspetta di essere ripreso nella seconda frazione.. ed invece la squadra continua ad essere quadrata, concentrata, sul pezzo e la premiata ditta punisce subito il Verona: Eder s'invola verso l'area del Verona, ai 25 metri perde un contrasto, la palla gli rimbalza addosso e Pozzi (stavolta in linea con la difesa del Verona) raccoglie la palla e punisce il portiere avversario con un potente destro. Corsa sotto la Sud, coperto dai compagni e 2-0 che chiude praticamente la partita: sì, perché da lì, la partita diventa un divertente allenamento, in cui si rischia poco (il sinistro di Russo la maggiore occasione per i gialloblu), si crea qualche altra occasione (destro di Eder smanacciato in angolo da Rafael), girata di Foggia alta) e si porta a casa tre punti d'oro. Probabilmente il Verona non è neanche quello brillante visto nelle partite precedenti, possibile che la squadra veronese abbia finito la benzina e si stia rilassando in vista dei playoff, parecchio probabili per i veneti.

Cosa dire a questa Samp? Nulla. Oggi si è giocato bene, molto attenti e preparati a tutto: sembrava una vittoria del Torino di quest'anno. La difesa è stata quadrata, il centrocampo attento a fare le cose semplici e l'attacco un killer col silenziatore. Unica nota negativa è Juan Antonio: in generale, il trequartista della Samp a fine primo tempo di ogni partita risulta essere sempre il giocatore più deludente nei primi 45'. E chi subentra fa sempre meglio di chi gioca dall'inizio.. è un problema da risolvere, in attesa di tempi più difficili.

Romero 6.5 - Ordinaria amministrazione, fa tutto quello che deve fare e conferma di essere due passi avanti a tutti.
Berardi 7.5 - Partita spettacolare del terzino ex Brescia: per descriverlo con una parola un po' forte, cazzuto. Veramente cazzuto. Ricorda un Campagnaro senza tecnica.
Gastaldello 7 - Ferrari non gli risulta difficile da marcare.
Rossini 7- - Torna quello delle prime apparizioni, intraprendente se serve, ma elegante ed attento al centro della difesa.
Costa 6.5 - Persino lui fa il suo, anche se il suo dirimpettaio Juanito Gomez non è in giornata straordinaria e Cangi non sale mai.
Kristicic 6.5 - Rimango un po' critico sul suo utilizzo in questo ruolo: a mio modo di vedere, è più una mezz'ala o un trequartista, non ha il piede da regista. Lo si è visto nei pochi lanci lunghi che ha tentato, quando invece ha impostato sul corto, ha fatto benissimo. Grande Nenad, continua così.
Soriano 6.5 - Poche occasioni per lui quest'anno, questa la sfrutta bene, facendo il giusto lavoro della mezz'ala.
Munari 7+ - Giocatore che è tagliatissimo per il ruolo che svolge e per il campionato nel quale siamo. Finché saremo in B, Gianni Munari sarà solo un valore aggiunto: dinamico, attivo e sempre sul pezzo.
Juan Antonio 4.5 - Brutta partita dell'argentino, qualche folata ma di suggerimento neanche uno. Fortuna che c'è Eder a suggerire Pozzi..
Eder 6.5 - Non gli metto 7 perché l'esitazione davanti alla porta nel primo tempo è un insulto al talento che può sprigionare in una categoria come la Serie B. Per il resto, sui due gol c'è il suo zampino.
Pozzi 7.5 - Siamo a 11. C'era chi diceva che non sarebbe neanche arrivato in doppia cifra: sembra definitivamente cresciuto, teniamocelo stretto.

Bertani 5 - Continua a sembrare l'ombra del giocatore visto a Novara. Fornaroli o Icardi, in questo momento, farebbero figure più dignitose.
Foggia 5.5 - Un altro giocatore che le cose semplici non sa dove siano di casa.
Laczko 5.5 - Non entra bene in partita, ma anche Iachini continua a vederlo inspiegabilmente mezz'ala di centrocampo.

14 in 7 partite del girone di ritorno: la media, se si fosse partiti con un campionato dal 14 Gennaio 2012, è indubbiamente buona. Rimanere con questo ritmo è l'unico metodo per centrare i playoff. Speriamo che i ragazzi ed il mister non ci deludano, anche se ci sono indubbiamente dei problemi da risolvere, come il dualismo Foggia vs. J. Antonio, terzini che - secondo me - spingono poco e la scarsissima vena di Bertani, che è l'ombra del giocatore ammirato ad inizio campionato da almeno 4-5 mesi. Ora arriva l'Empoli: attenzione ai toscani, che sono a pezzi e stanno rischiando seriamente la retrocessione, nonostante una squadra nettamente superiore alla zona che occupano. Si può dire che la squadra ed i giocatori siano una sorta di cantiere, stanno lavorando per noi. Speriamo che ne sia valsa la pena a Giugno 2012.

Nicola Pozzi, 25 anni, festeggia dopo il secondo gol segnato al Verona.