01 giugno 2013

E' andata così (pagellone di fine anno - terza parte).

Un'altra stagione è volta al termine ed il vostro blog blucerchiato preferito dà i voti: così si conclude un'altra annata piena di emozioni, di arrabbiature, ma sopratutto di Samp. Il ritorno in Serie A non è stato affatto facile e la squadra ha seguito un andamento schizofrenico; tuttavia, c'è chi si è distinto e chi, invece, merita di finire dietro la lavagna. "#ilpiùgrandespettacolodentroilweekend" vi fa ripercorre la stagione blucerchiata tramite le gesta ed i ricordi dei protagonisti. Questa è la terza parte, riguardante gli attaccanti.

Nicola Pozzi, 26 anni: molte ombre e poche luci nei suoi sei mesi alla Samp.

9 Nicola Pozzi (7 presenze, 1 rete): 5.5 - migliore match: Samp-Torino 1-1
La sua stagione è monca: onestamente, avrebbe meritato più riconoscenza dopo i 20 gol segnati nello scorso campionato. Invece, gli è stato preferito l'abulico Maxi Lopez; in più, le solite noie muscolari lo hanno ricominciato a tartassare. Un solo gol, su rigore contro il Torino, ed un altro penalty sbagliato, contro l'Udinese; poi il prestito a Siena, dove l'esplosione di Emeghara gli ha tolto parecchio spazio. Ora si dice pronto a tornare per giocarsi le sue carte: un atteggiamento che va solo lodato.

10 Maxi Lopez (18 presenze, 5 reti): 5 - migliore match: Pescara-Samp 2-3
Già pubblicato su SampNews24 in versione estesa.

12 Gianluca Sansone (14 presenze, 2 reti): 6.5 - migliore match: Samp-Roma 3-2
Arrivato in inverno per fare da vice-Eder, l'ex Sassuolo ha dato la sensazione in più di un'occasione di poter essere utile. Il suo esordio con la Roma è stato da urlo; il resto del campionato affidabile e forse la cosa migliore sarebbe riscattare interamente il suo cartellino, sebbene il Sassuolo abbia qualche dubbio nel lasciarlo andare. Con lui in squadra, Eder potrà essere gestito meglio nella prossima stagione.

23 Eder Citadin Martins (30 presenze, 7 reti): 6.5 - migliore match: Roma-Samp 1-1
Ad inizio e fine stagione, è colui che porta di più la croce, riuscendo anche ad emettere acuti di grande classe (bello il gol a Udine). Il brasiliano, più veloce e scattante che tecnico, è stato comunque bravo, visto che non aveva fatto vedere granché nel precedente anno e mezzo di A, diviso tra Brescia e Cesena: ha battuto anche il record di marcature personali nella massima serie, giungendo a quota sette. Semmai, ciò che ha deluso è stata la brutta forma atletica mostrata nel mezzo della stagione, quando Eder sembrava essersi perso: per questo è arrivato Sansone e si spera che il brasiliano si prepari al meglio per la prossima annata. Non bisogna pensare che sia il salvatore della patria, ma può essere utile, a maggior ragione dopo questo 2012/2013.

Eder, 26 anni, ha realizzato sette reti e superato il suo primato di gol in Serie A.

29 Juan Ignacio Antonio (2 presenze, 0 reti): n.g.
Quando si dice che l'argentino ha giocato appena 10 minuti, è la verità: due minuti contro il Cagliari e otto contro il Palermo al "Barbera". Poi una marea di infortuni e la difficoltà di Ferrara a dargli fiducia persino nel momento più nero. Non è mai stato seriamente provato, così il fantasista è andato in prestito al Varese, dove non ha reso granché; quando poi Castori è stato cacciato per Agostinelli, la pacchia è finita. Comunque, il suo ruolo in squadra andrà seriamente ripensato.

79 Davide Gavazzi (0 presenze, 0 reti): n.g.
Tornato da Vicenza mezzo infortunato, non riesce neanche ad esordire in campionato. Vedremo nella prossima stagione se il suo arrivo può servire a qualcosa di più di aver sbolognato Padalino e Semioli.

93 Andeljko Savic (1 presenze, 0 reti): n.g.
Il giovane attaccante della primavera blucerchiata esordisce in quel di Siena, quando l'attacco del Doria è in piena emergenza: la sconfitta resta, ma almeno lui si è tolto una grande soddisfazione come quella di collezionare il primo gettone di presenza in Serie A.

98 Mauro Icardi (31 presenze, 10 reti): 7.5 - migliore match: Samp-Pescara 6-0
Se uno dovesse vedere solo la carta d'identità e le precedenti esperienze, bisognerebbe dare 10 ad un ragazzo che arriva in doppia cifra a 19 anni. Tuttavia, bisogna sempre guardare il quadro generale: osteggiato da Ferrara, alla fine il tecnico ex Juve è stato costretto all'utilizzo dell'argentino dopo i contemporanei infortuni di Maxi Lopez e Pozzi. A quel punto, l'argentino è stato bravissimo ed è esploso allo "Juventus Stadium", segnando fino a marzo. Poi, però, c'è stato un black-out totale appena sono uscite le voci ufficiose sul suo trasferimento all'Inter: non si può fare un bilancio generale della sua stagione cercando di ignorare le sue prestazioni negli ultimi due mesi. I 13 milioni sono una buona compensazione per un giocatore che - a mio modo di vedere - è un "paraculo", come diremmo a Roma: la vicenda sulla scelta della nazionale lo dimostra abbondantemente. Persone così, forse, è meglio perderle che trovarle ed è ancora più facile farlo se te le pagano così tanto.

Mauro Icardi, 20 anni: è esploso con i 10 gol realizzati quest'anno.