12 maggio 2014

Piccole illusioni.

Per chi si aspettava un Napoli in vacanza, la delusione è stata tanta: la Samp chiude il suo rendimento stagionale in casa con un 5-2 subito dagli ospiti, reduci dalla vittoria in finale di Coppa Italia e dal terzo posto in A conquistato martedì contro il Cagliari. Per la Samp l'ennesima sconfitta degli ultimi tempi, che aggiunge malumore a un finale di stagione deludente. E sul futuro di Mihajlovic ancora nulla trapela: c'è veramente poco da festeggiare.

Shkodran Mustafi, 22 anni, e Marek Hamsik, 26: autogol per il primo, rete per il secondo.

La Samp arriva alla sfida contro gli azzurri dopo la sconfitta incolore di Parma, mentre gli ospiti sono reduci dalla vittoria contro il Cagliari. Mihajlovic schiera il solito 4-2-3-1: nessuna grande novità, davanti Maxi Lopez scelta obbligata vista la squalifica di Okaka. Dal canto suo, Benitez decide di fare un po' di cambi, viste le assenze - per squalifica o infortunio - di Britos, Albiol, Higuain e Dzemaili. Riposa Ghoulam, tornano in campo Mesto e Maggio. Reveillere è schierato come centrale difensivo, mentre davanti c'è Zapata al posto del Pipita.
La Samp sembra iniziare con il piglio giusto, avendo all'11' una super-occasione con Soriano: Jorginho regala al centrocampista Samp un pallone in area, ma il tiro dell'italo-tedesco è fuori. Il Napoli sembra in vacanza, ma al 18' trova il vantaggio: Fernandez stacca solo su corner, miracolo di Fiorillo che devia sulla traversa, ma c'è Zapata che ribadisce in rete. Gol numero tre in A del colombiano, sul quale ha parecchie colpe De Silvestri, colpevole di una marcatura leggera. Otto minuti e arriva il raddoppio: palla a Insigne, che calcia forte e liftato dal limite dell'area. Fiorillo va male sul pallone, con poca coordinazione tra mano e corpo, e la palla finisce dentro per il 2-0. C'è una piccola reazione Samp, quando Eder azzecca una bordata dai 20 metri al 28' per l'1-2 blucerchiato. Ma dura poco: al 31', su timida punizione di Callejon, Fiorillo incappa in un'altra topica - ben più grave della prima - e regala il 3-1 al Napoli. Il finale del primo tempo è un assalto blucerchiato, con almeno quattro occasioni nette e tanta sfortuna, tra le parate di Reina e la poca precisione degli attaccanti del Doria.
Nella ripresa non ci sono cambi, né in campo né sul copione della gara: Maxi Lopez viene anticipato di poco da Reina e sulla ripartenza il Napoli va ancora a segno. Zapata doppia Gastaldello in velocità e mette in mezzo, dove Hamsik può segnare comodo comodo il 4-1: lo slovacco torna al gol dopo sei mesi. E quale miglior regalo da parte nostra? Intanto la partita si addormenta: la Samp non ha la stessa verve del primo tempo ed è complicato costruire gioco dovendo rimontare tre gol. Così i partenopei ne approfittano e trovano anche il quinto: l'indisturbato Inler serve Callejon, l'ex Real mette in mezzo e Mustafi decide di anticipare Zapata invece che lasciare un gol facile al colombiano. Il risultato è l'autogol che porta il punteggio sul 5-1 per gli ospiti. Da lì, il Napoli smette di infierire e c'è spazio per qualche punto d'orgoglio della Samp, che intanto ha cambiato Krsticic, Gabbiadini e Maxi per Renan, Sansone e Wszolek. Sansone impensierisce prima Reina, poi Doblas, ma non trova il gol in nessuno dei due casi. Mustafi e Gastaldello prova una sortita in avanti, ma è Wszolek a bucare al 93' Doblas: primo gol ufficiale con la maglia della Samp per il polacco, che è l'unica luce di questa giornata. Un'altra brutta partita per la squadra di Mihajlovic, che rimane inchiodata a 44 punti.

Manolo Gabbiadini, 22 anni, deludente ieri contro il Napoli.

Fiorillo 4; De Silvestri 4.5, Mustafi 5, Gastaldello 5, Regini 6; Palombo 5, Krsticic 4.5 (dal 12' s.t. Renan 5); Gabbiadini 5 (dal 18' s.t. Sansone 5), Eder 6, Soriano 5.5; Maxi Lopez 4.5 (dal 33' s.t. Wszolek 6) - già pubblicate su SampNews24.

Un'altra batosta in casa, un'altra figuraccia rimediata con gli ipotetici titolari. Questo finale di stagione è finito per assomigliare a quello che Sinisa Mihajlovic non voleva. Siamo passati dal "siamo vicini alla media-punti di Delneri" o "se fosse stato qui dall'inizio, andavamo in Europa League" al prendere sistematicamente batoste nelle ultime giornate di questa Serie A, come era già successo con Delio Rossi l'anno scorso. E' la quinta sconfitta nelle ultime sei giornate. E non credete: la vittoria con il Chievo ha messo in mostra una squadra tutt'altro che entusiasmante. Ora si attende di capire qualcosa sul futuro di Mihajlovic. Nell'attesa, sabato sera c'è la gara di Udine, nella quale spero di vedere fortemente tantissime riserve. Perché il concetto è lo stesso: se figuraccia deve essere, facciamola almeno con coloro che hanno giocato meno. Che magari ci mettono un filino più d'impegno.

Tuttavia, a deludermi non è stata tanto la prestazione dei ragazzi - sembra quasi che mi ci stia abituando e ieri siamo stati anche un po' sfortunati - quanto piuttosto il pubblico. C'è stato un bellissimo momento, con il ricordo di Vujadin Boskov e l'ingresso in campo della moglie Yelena e della figlia Alexandra: un modo per farle sentire come il rispettivo marito e padre non se ne andrà mai dalla memoria della tifoseria blucerchiata. Eppure si è ripetuto lo stesso copione di Samp-Inter: la tua squadra perde malissimo in casa, ma non te ne frega niente. Tanto il Genoa perde a Reggio Emilia, vero? E allora esultiamo, tanto non importa nulla dell'ultima gara di questo campionato, quando sabato sera la Samp chiuderà la sua stagione al Friuli di Udine. L'importante è che la Roma faccia il suo a Genova contro i rossoblu domenica, no? La supremazia stracittadina, le parate di Fiorillo, le staffilate di Eder: sono tutte piccole illusioni che non valgono niente.

Lorenzo Insigne, 22 anni: contro la Samp è arrivato il suo terzo gol in campionato.

05 maggio 2014

Grande festa, piccolo sforzo.

Festa del Gemellaggio, ma in campo (quasi) una sola squadra: questa la sintesi giusta per Parma-Samp. Una gara che si conclude con il 2-0 per gli emiliani, con le reti di Cassano e Schelotto, e che sopratutto certifica una Samp in vacanza. E forse anche in confusione, come dimostra la sostituzione di Soriano dopo appena 27 minuti. E' il terzo k.o. di fila in trasferta e la sensazione è che molti giocatori blucerchiati - tranne qualcuno - non possano, né abbiano voglia di chiedere qualcosa in più a questa stagione.

Lo spettacolo dei 4000 tifosi blucerchiati presenti al Tardini con l'omaggio a Boskov.

La Samp si presenta a Parma per celebrare un gemellaggio duraturo con i tifosi gialloblu, ma sopratutto per continuare la striscia iniziata con la vittoria contro il Chievo all'ultimo secondo. Solo due cambi nei blucerchiati: Fornasier per lo squalificato Mustafi e Gabbiadini dal primo minuto, con Sansone in panchina. Dal canto suo, il Parma spera ancora nel sesto posto, valido per l'Europa, e si gioca tutto con il trio offensivo formato da Cassano, Biabiany e Amauri. L'unica sorpresa è in porta, dove il terzo portiere - lo sloveno Bajza - difende i pali dei padroni di casa.
Sette minuti bastano al Parma per andare in vantaggio: schema suicida su calcio d'angolo della Samp, che perde la palla in attacco e lascia ripartire il contropiede dei gialloblu. Biabiany si fa ottanta metri di campo, irride Regini e al limite serve in mezzo, dove ci sono Parolo e Cassano. Se il centrocampista non controlla bene, la palla finisce all'ex Samp, che mette comodamente dentro l'1-0 degli emiliani. Secondo gol da ex per Cassano, che però stavolta non esulta in rispetto al pubblico blucerchiato arrivato al Tardini. La Samp è in balia della squadra di Donadoni, che sfiora il raddoppio per altre due volte. Prima Cassano lancia Acquah in campo aperto, ma Fiorillo è molto bravo sul tiro del ghanese; poi è Gastaldello a rischiare l'autogol su corner, con Krsticic ben piazzato sul palo che salva un probabile harakiri. Sul proseguimento dell'azione, Fiorillo ferma anche Amauri. Mihajlovic è nervoso in panchina e decide per un cambio immediato: al 27' fuori Soriano e dentro Sansone. Qualche effetto si vede: Gabbiadini, Sansone e poi ancora Gabbiadini su punizione mettono paura al Parma, che arretra il suo baricentro. Tuttavia, Bajza è sempre pronto quando viene chiamato in causa. Nel finale altra occasione per Amauri, che però colpisce debolmente di testa su Fiorillo.
Andati al riposo sull'1-0, Donadoni cambia Amauri per Schelotto, con Cassano spostato come punta centrale. Dopo una fase di studio, il Parma tenta un nuovo affondo. Prima Paletta pesca Biabiany in area, ma il francese spara fuori da buona posizione; poi è Molinaro a mettere un bel pallone in mezzo, ma Schelotto non riesce a correggere il rete il suggerimento del terzino. La Samp cambia Eder con Sestu, ma l'unica occasione costruita dagli ospiti nella ripresa è un destro sbilenco di Krsticic, che colpisce male di controbalzo dentro l'area di rigore. Intanto, il Parma cerca ancora il 2-0 con Gargano, ma la sua punizione è alta. Tuttavia, il raddoppio arriva nel finale: affondo di Acquah su Regini, cross in mezzo e Molinaro la rimette nuovamente forte in area. Sul pallone stavolta Schelotto c'è e il 2-0 è inevitabile. Partita chiusa e Samp invisibile nella ripresa, dopo un primo tempo incoraggiante. Ci sarà tanto da sistemare in vista della prossima gara, l'ultima in casa contro il Napoli.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni: ieri altra sconfitta per la sua Sampdoria.

Fiorillo 6 - Non può fare molto: salva un paio di volte su Amauri, ma sui gol non ha colpe.
De Silvestri 5 - Qualche sprazzo, ma avere Cassano dalle sue parti non lo aiuta.
Fornasier 5.5 - Amauri non fa moltissimo, lui tenta di fare il suo, ma un po' d'inesperienza si nota ancora.
Gastaldello 5.5 - Un miracolo che non sia uscito dal campo già al primo minuto.
Regini 5 - Dalle sue parti imperversa Biabiany: c'è poco da fare, il francese lo distrugge, specie nell'azione del primo gol.
Palombo 5.5 - Interlocutorio.
Krsticic 5 - Ci si attende ancora quella crescita che quest'anno non si è vista. Tanto lavoro oscuro, ma dov'è lo spunto finale? Oltretutto, sull'azione dell'1-0, regala un contropiede a campo aperto alla velocità devastante di Biabiany.
Gabbiadini 6 - L'unico a impensierire seriamente Bajza, seppur da lontano.
Soriano 5.5 - Mihajlovic lo toglie dopo 27', ma onestamente non sembrava il peggiore in campo.
Eder 5 - Ecco un altro che, gol col Chievo a parte, è invisibile da un bel po'.
Okaka 5 - Tante sportellate e zero tiri in porta: ammonito, salterà il Napoli.

Sansone 5.5 - Entra al posto di Soriano al 27' e non regala pericoli, apparte un sinistro potente parato dall'onnipresente Bajza.
Sestu s.v. - Finalmente lo si rivede in campo, forse tardi: speriamo ci sia spazio per lui nella prossima gara contro il Napoli.
Maxi Lopez s.v. - Entra quando la gara non è ancora finita, ma non incide.

E ora? Ci sono due gare per tentare di dare qualche piccolo segnale. Saranno tutte importanti per chi ha giocato meno. Probabilmente anche Maxi Lopez si giocherà le ultime chance di riconferma contro il Napoli, visto che Okaka non ci sarà per squalifica. Tuttavia, è l'ennesima partita non-giocata dalla Samp dopo la salvezza ottenuta un mese fa (almeno a rigor di logica: il Chievo è ancora a quota 30...). Ora si spera in un segnale d'orgoglio contro i partenopei, che hanno vinto sabato la Coppa Italia e che probabilmente incasseranno il terzo posto martedì sera. C'è stata una grande festa, ma lo sforzo blucerchiato è sembrato troppo piccolo per impensierire il Parma.

Marco Parolo, 29 anni, e Antonio Cassano, 31, festeggiano l'1-0 del Parma.