27 aprile 2015

E ora?

Quattro. Come le gare senza vittorie (l'ultima contro l'Inter in casa, a inizio marzo). Come gli attaccanti nel finale, ma senza successi. Come i gol presi ieri a Napoli, dove la Samp ha dovuto soccombere di fronte ai partenopei, in gran forma. La corsa all'Europa League si fa molto più complicata del previsto.

Manolo Gabbiadini, 23 anni, a segno per il classico gol dell'ex.

La Samp cambia notevolmente dal pareggio interno contro il Cesena: messa da parte l'idea dei quattro attaccanti, Mihajlovic si presenta al San Paolo con il consueto 4-2-3-1: Soriano, Éder ed Eto'o dietro l'unica punta Okaka. Il serbo ci tiene a far bene: in settimana il Corriere dello Sport ha dato per fatto un accordo proprio con il Napoli. Lui smentisce, ma le attenzioni di una società così importante lo adulano. Benitez invece opta per molti cambi, con l'ex Gabbiadini in campo dal 1' alle spalle di Higuain.
Pronti, via e la Samp riesce a portarsi in vantaggio a sorpresa. Dopo una botta e risposta tra la punizione di Mesbah (sventata da Andujar) e due tiri di Higuain (uno largo, l'altro respinto da Viviano), gli ospiti vanno sull'1-0. Palla straordinaria di Soriano in profondità, Éder corre in profondità e semina Britos. Quando mette in mezzo per Okaka, sulla traiettoria si inserisce Albiol, che fa autorete e regala il vantaggio alla Samp.
Il Napoli continua a fare il suo gioco, fatto di un lungo possesso-palla e di molto attacco. Palombo rischia la frittata al 15', quando perde palla malamente a centrocampo. Da lì, Callejon si presenta di fronte a Viviano, ma il portiere blucerchiato e Romagnoli salvano. Alla lunga, il Napoli trova il pari al 30': palla a Gabbiadini, che prova un destro debole e leggermente deviato dal limite dell'area. Il pallone sembra saldamente nelle mani di Viviano, ma il numero 1 ospite combina un patatrac e lascia scorrere il pallone in porta.
Dopo il pareggio, arriva subito il vantaggio dei padroni di casa: uno-due tra Higuain e Gabbiadini, con l'ex blucerchiato a fare da perno. Una sorta di pick and roll calcistico, dove Romagnoli perde male Higuain, scontrandosi con Silvestre. In tal modo, l'argentino si presenta da solo davanti a Viviano e lo batte per il 2-1. Finisce così un primo tempo rinunciatario da parte della Samp, che perde anche Éder per infortunio.
Neanche il tempo di rientrare dagli spogliatoi che la Samp prende il terzo gol. In fase d'impostazione, De Silvestri regala il pallone a Insigne. Con Palombo e Obiang dieci metri più avanti, il capitano del Napoli può partire in campo semi-aperto e impostare un gran destro liftato, sul quale Viviano valuta male la traiettoria. Sembra fuori, invece la palla va all'angolo per il 3-1. La partita finisce realmente lì, con la Samp incapace di tirare verso la porta avversaria.
Il Napoli sfiora il quarto gol a più riprese: Silvestre respinge una bella conclusione di Higuain in angolo, David Lopez impegna Viviano dai 30 metri e poi ancora il numero 9 azzurro manca di poco la doppietta personale. Nessun problema, ci pensa De Silvestri a regalargli quest'occasione dal dischetto, a causa di un fallo molto ingenuo su Hamsik. La trasformazione è perfetta. Nel finale, a nulla serve la bellissima conclusione di Muriel dai 25 metri, che vale un 4-2 tanto inutile quanto di grande impatto. La Samp esce con le ossa rotte dal San Paolo, ci vorrà un altro spirito per raggiungere l'Europa.

L'autorete di Raul Albiol, 29 anni, per il momentaneo vantaggio ospite.

Viviano 5; De Silvestri 4.5, Silvestre 6, Romagnoli 5.5, Mesbah 5.5; Obiang 6, Palombo 5 (dal 17' s.t. Duncan 5.5); Éder 6 (dal 43' s.t. Muriel 5.5), Soriano 6 (dal 30' s.t. Bergessio 5.5), Eto'o 5.5; Okaka 5 - già pubblicate su SampNews24

Per chi avesse avuto qualche dubbio, il Napoli è due spanne sopra la Sampdoria. C'era chi parlava di sogni di Champions, addirittura. Direi che è ora di svegliarsi: al di là della differenza tecnica, la partita di ieri mostra anche una differenza d'atteggiamento. La Samp di oggi non potrebbe mai arrivare terza, con quest'atteggiamento rinunciatario. Così come non avrebbe potuto neanche quella del girone d'andata, comunque ottima.
La corsa europea adesso si complica. Il perché è spiegato sopratutto da un risultato, ovvero l'inaspettato successo del Torino nel derby della Mole. Il 2-1 alla Juventus porta la squadra di Ventura a -3 dalla Samp e a -2 dalla Fiorentina. Nonostante gli scivoloni in casa e un'Europa League da conquistare, rimango convinto che la lunghezza dell'organico farà arrivare i viola davanti alla Samp. Il nostro obiettivo rimane il sesto posto, ma il calendario del Torino nelle prossime gare mi fa venire più di un dubbio.
La brutta notizia riguarda Éder: uscito al 43' del primo tempo dopo un contrasto con Britos, l'attaccante ha confessato di aver sentito il ginocchio "ballare". Brutto segnale, tanto che lo stesso italo-brasiliano ha confessato: «Temo che la mia stagione sia finita qui». Brutto segnale per chi ha tirato la carretta tutto l'anno. E ora temo che Mihajlovic dovrà pensare a un passaggio al 4-3-1-2, installando Soriano come trequartista e puntando tutto sulla coppia Eto'o-Muriel. Non che si caschi male, ma bisognerà vedere se il serbo punterà sull'ennesimo cambio di modulo.
Intanto la prossima settimana sarà decisiva: la Samp è attesa da due gare casalinghe di fondamentale importanza, dalle quali sarebbe ottimo tirar fuori quattro punti. La prima sarà quella contro l'Hellas di mercoledì. Gli scaligeri sono ormai salvi, ma sembrano esser tornati in forma grazie sopratutto a quel "giovanotto" di Luca Toni (ieri doppietta e 17 gol in campionato). Sabato arriva la Juve, forse già campione d'Italia e attesa da una semifinale di Champions League tre giorni dopo. E ora? Tocca correre.

L'errore di Emiliano Viviano, 29 anni, sul gol dell'1-1 azzurro.

19 aprile 2015

Un'altra mentalità.

Doveva essere un trionfo, è stata una delusione: lo scenario dipinto ieri pomeriggio al Ferraris dalla Samp nella gara casalinga contro il Cesena è quello di un'altra occasione sprecata. Mihajlovic ha schierato un arsenale di tutto rispetto, ma il muro cesenate costruito da Di Carlo ha retto l'urto. E i tifosi piangono l'ennesima occasione sprecata della stagione.

Massimo Ferrero, 63 anni, dispiaciuto per la sua Samp.

La Samp ha puntato tutto sul segnare, come ha confermato il suo tecnico alla vigilia: «Basta segnare un gol più dell'avversario: gli attaccanti faranno il loro lavoro». Dentro tutti insieme Muriel, Éder, Eto'o e Okaka per la prima volta. Una scelta fatta dopo l'andata, quando la Samp giocò con un attaccante in meno, schiacciò il Cesena senza però vincere. Diverso l'approccio degli ospiti, che devono rinunciare a Defrel dall'inizio.
Il primo tempo è un mezzo assalto blucerchiato. Lento, blando, ma le accelerazioni di Eto'o danno un altro tono alla gara. Palombo sorprende Agliardi al 10' con una conclusione che scende all'improvviso, ma il portiere alza in angolo il bel tiro del capitano blucerchiato. Il Cesena si fa vedere con Alejandro Rodriguez - titolare per l'occasione - ma il suo destro potente è bloccato da Viviano al 19'. Eto'o alza il livello con un numero d'oro sul fondo campo, ma il suo assist non viene sfruttato da Muriel, che calcia alto dal centro dell'area.
Al 23' Éder ha una super-occasione su una conclusione deviata di Okaka, ma in corsa il numero 23 della Samp mette incredibilmente a lato. Gli ospiti si fanno vedere ancora con Rodriguez, marcato in maniera troppo blanda da Silvestre: bello il taglio in profondità, ma il destro viene respinto in due tempi da Viviano. Éder non si scoraggia e ci prova ancora due volte, senza però inquadrare la porta. Al 45' Mesbah potrebbe colpire su appoggio a rimorchio di Okaka, ma l'algerino spara altissimo da ottima posizione.
Il secondo tempo è molto più piatto dei primi 45', come dimostra la conta delle occasioni. Il Cesena non si fa vedere quasi mai, nonostante l'entrata in campo di Defrel per Rodriguez. Il francese avrà anche un paio di palle-gol, ma i padroni di casa si salvano dalla beffa grazie a Viviano prima e Obiang poi. La Samp - con il passare dei minuti - fa fatica a costruire una palla-gol di fronte allo schieramento degli ospiti.
Correa (esordio al Ferraris) e Soriano entrano al posto di Muriel e Palombo per una Samp a trazione anteriore, ma il risultato non cambia. La migliore occasione è quella di Romagnoli, che supera Agliardi con un colpo di testa al 76', ma trova il salvataggio sulla linea di Lucchini. I successivi tentativi di De Silvestri, Okaka e Mesbah non cambiano il risultato finale: è uno 0-0 amaro per i blucerchiati.

I tifosi del Cesena al Ferraris a seguito della squadra.

Viviano 6.5; De Silvestri 6, Silvestre 5.5, Romagnoli 6.5, Mesbah 5.5; Obiang 6.5, Palombo 6 (dal 41' s.t. Soriano s.v.); Muriel 5 (dal 23' s.t. Correa 6), Eto'o 6, Éder 5.5; Okaka 6.

Non c'è che dire: il Cesena ha fatto la sua solita gara tosta, mentre la Samp si è incartata su sé stessa con il passare dei minuti. Non è un caso se le palle-gol non sfruttate nella prima frazione hanno condannato i blucerchiati a fare la gara, ma non è la specialità in casa doriana. Intanto i romagnoli mantengono vive le speranze di salvarsi e sperano in uno scivolone dell'Atalanta, a +6 sul terzultimo posto e oggi di scena a Roma.
Nella Samp hanno deluso tanto due giocatori: Éder e Muriel. L'italo-brasiliano ha sprecato due super-occasioni nei primi 45' e poi è gradualmente scomparso dalla gara: del resto, Éder non dà il meglio contro squadre chiuse, preferendo gli spazi aperti. Diverso il discorso per il colombiano, costretto da Mihajlovic a giocare a destro: alla fine non ha inciso sulla partita come sperato e ha sbagliato un gol facile facile. La soluzione di affidare a lui i piazzati è interessante, ma andrà verificata nuovamente in futuro.
La sensazione però è che la Samp abbia buttato otto punti complessivi nelle quattro gare quest'anno contro Cesena e Milan. Contro i rossoneri sono arrivati due pareggi dopo esser stati in vantaggio e in maniera piuttosto ingenua: 2-2 su rigore provocato da Mesbah all'andata, 1-1 su deviazione di Duncan al ritorno. Diverso lo scenario con i romagnoli: al Manuzzi i blucerchiati hanno dominato senza segnare (l'autogol di Nica regalò il pareggio), mentre ieri la Samp ha peccato ancora di precisione sotto porta.
Ora la corsa all'Europa League si complica ulteriormente. Per fortuna l'unica seria avversaria per quel sesto posto - il Torino - è incappata in un pareggio in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Ora i granata avranno il derby contro la Juventus e poi un calendario molto facile: Palermo, Empoli, Genoa, Chievo, Milan e Cesena. C'è da sperare che la Samp sfrutti al massimo le partite favorevoli e strappi qualche punto nelle tre gare difficili rimaste.
Il futuro europeo dei blucerchiati si decide nel trittico di sfide con Napoli, Hellas e Juve. A partire dalla trasferta del San Paolo, dove la squadra di Benitez - ancora speranzosa per il terzo posto - arriverà dal ritorno dei quarti di finale di Europa League. Il passaggio del turno sembra assicurato dopo il 4-1 in Germania, ma sarà comunque una gara impegnativa. E servirà un'altra mentalità a questa Sampdoria, capace di soffrire ma poco di creare.

Samuel Eto'o, 34 anni, non è riuscito a trascinare la Samp alla vittoria.

13 aprile 2015

Rimpianti europei.

Si poteva chiudere un altro conto, ma la fortuna ha deciso che si dovrà soffrire un pochino di più. La Samp ottiene un punto dalla trasferta di San Siro: 1-1 contro un Milan spuntato e la risposta in rovesciata di De Jong al gol iniziale di Soriano. L'Europa rimane un sogno possibile, ma sono due punti che rimarranno sul groppone a fine stagione.

La contestazione (incessante) dei tifosi del Milan a San Siro.

La Samp cambia qualcosina per la gara contro il Milan: si mette da parte il 4-3-3 e si passa al 4-2-3-1, con il trio composto da Eder, Eto'o e Soriano dietro l'unica punta, Okaka. Dal canto suo, Inzaghi prosegue con la sua rincorsa impossibile all'Europa dopo il successo di Palermo. Il suo 4-3-3 vede Menez, Destro e Cerci davanti, mentre van Ginkel torna dal 1' accanto a De Jong e Bonaventura a centrocampo. L'atmosfera a San Siro è di contestazione: continua la protesta dei tifosi della Curva Sud e l'hashtag #saveacmilan ormai spopola anche in rete.
Il primo tempo è decisamente a marca rossonera, visto che la Samp decide di giocare di rimessa anche contro un avversario in difficoltà. L'unico a creare difficoltà alla difesa avversaria è Samuel Eto'o, che prova un paio di destri dai 25 metri: sul primo c'è Diego Lopez, il secondo è di poco a lato. Il Milan spesso passa dalle parti di Cerci, ma è van Ginkel il primo a rendersi pericoloso: due tiri - a breve distanza - impensieriscono Viviano.
Anche Destro ci prova su un paio di suggerimenti, ma non spaventa mai veramente il portiere avversario. L'occasione più grande della prima frazione ce l'ha proprio Cerci: su un rimpallo scaturito da un dribbling di Menez, il numero 22 rossonero va al tiro dal limite dell'area, sparando però altissimo da buona posizione.
Diversa la ripresa, dove il Milan inizia male il secondo tempo e la Samp ne approfitta subito. Prima Eder costringe alla paratona Diego Lopez da calcio piazzato, poi arriva il vantaggio al 57'. Eto'o lavora un bel pallone al limite dell'area e Soriano s'inserisce al momento giusto: il passaggio sotto le gambe di Mexes giunge al centrocampista, che da solo spara in porta per l'1-0. Mezza rete va al camerunense, dominante ieri a San Siro.
Da lì parte una girandola di sostituzioni, con il Milan fischiato e in controllo del gioco, ma quasi mai pericoloso. Palombo salva eroicamente al 69' su un pericoloso cross di Menez, ma la beffa è dietro l'angolo. Dopo aver salvato dieci secondi prima un gol sulla linea, Duncan devia con un ginocchio la rovesciata disperata di De Jong: Viviano spiazzato e pareggio rossonero al 74'. La Samp non si vede più dalle parti di Diego Lopez, mentre per poco non arriva pure la beffa targata Suso: gran mancino del numero 8 di casa all'81', ma fortunatamente il pallone finisce sul palo.

La festa dei giocatori blucerchiati dopo il vantaggio di Soriano.

Viviano 6.5; De Silvestri 6 (dal 42' s.t. Wszolek s.v.), Silvestre 7.5, Romagnoli 7.5, Mesbah 6; Palombo 6.5, Obiang 6; Eder 6, Soriano 6.5 (dal 19' s.t. Duncan 5.5), Eto'o 7.5; Okaka 6 (dal 27' s.t. Muriel 6) - già pubblicate su SampNews24

Con questo risultato, la Samp ha praticamente regalato quattro punti al Milan in due partite. Sia all'andata che ieri la sensazione è che i blucerchiati fossero la squadra migliore, mentre i rossoneri hanno giocato una sorta di anti-calcio offensivo: tanto possesso palla, ma senza l'inventiva di Menez non si va da nessuna parte. Lo stesso pareggio di De Jong è frutto di fortuna, così come il palo di Suso è merito dello spagnolo e della sua tecnica individuale. Se c'è una certezza, è che il Milan non sarà nella prossima Europa League (e forse neanche il club la vuole).
Nella corsa europea, la Samp tiene il passo della Fiorentina e rimane a un punto dal Napoli, vittorioso per 3-0 nella gara casalinga contro i viola. Brutta settimana per Montella, trovatosi dall'esaltazione per il 2-0 sulla squadra di Mihajlovic a eliminato dalla Coppa Italia e mazziato al San Paolo. La Samp dovrà affrontare il Napoli di Benitez il 26 aprile prossimo al San Paolo: sarà una gara di certo interessante, con gli azzurri ancora in corsa per l'Europa League. Il vantaggio dei blucerchiati è proprio questo: a differenza delle due rivali, non ci sono impegni continentali.
Ora c'è il Cesena dell'ex Di Carlo, che sembra condannato alla B nonostante l'impegno e che arriverà al Ferraris sabato alle 18. Bisogna stare attenti: l'andata ha dimostrato come anche la miglior Samp può riuscire a non vincere certe partite. L'1-1 del Manuzzi lasciò due punti per strada che hanno pesato sul proseguo dell'annata doriana; ora è tempo di prendersi una vittoria che porterebbe la squadra di Mihajlovic a un passo dall'obiettivo. Lo si deve fare per non avere rimpianti, gli stessi che ieri sera albergavano nella mente di molti tifosi.

Samuel Eto'o, 34 anni, ed Emiliano Viviano, 29, a fine gara.

05 aprile 2015

Come cinque anni fa.

Un 2-0 secco, senza storie. La Samp può contare un tiro in porta, quattro in totale. Di cui tre arrivati già dopo il raddoppio della Fiorentina. I viola si godono una vittoria meritata e sorpassano la Samp in classifica grazie allo scontro diretto del Franchi. La squadra di Mihajlovic può solo recriminare per un atteggiamento troppo remissivo di fronte a un avversario di grande qualità.

Sinisa Mihajlovic, 45 anni, non può esser soddisfatto.

Dopo la pausa, la Samp si presenta con una striscia di quattro vittorie consecutive: Mihajlovic conferma la formazione tipo, con il tridente davanti composto da Éder, Muriel ed Eto'o. Dal canto suo, la Fiorentina di Montella (a -2 dalla Samp) cerca il sorpasso e di riprendere il ritmo, visto che in un mese i viola si giocheranno la possibilità di far bene su tre fronti. I quarti di Europa League e la semifinale di ritorno di Coppa Italia, forse, sono più importanti del campionato.
Pronti, via e la Samp sfiora subito il vantaggio: cross dalla bandierina di Muriel, la palla arriva a Eto'o in area e il camerunense calcia a giro sul secondo palo, trovando però il salvataggio provvidenziale di Gonzalo Rodriguez. Per 70', quello sarà l'unico tiro della Samp. La partita finisce completamente nelle mani della Fiorentina. Ci sarebbe un secondo giallo per Gonzalo Rodriguez, ma gli ospiti rimangono comunque imbottigliati nella propria area a lungo. Prima Diamanti sfiora il vantaggio, poi sempre il solito Gonzalo coglie il palo al 21'. Il primo tempo si chiude con un'occasione enorme per i viola: al 34', cross basso di Gonzalo Rodriguez, Silvestre anticipa tutti e per poco non fa autogol, ma Viviano ci mette una pezza.
Se il primo tempo è un monologo viola, la ripresa non cambia di molto il proprio tono. Silvestre e Romagnoli sono monumentali per altri 15', finché la Fiorentina non passa al 60'. Su angolo, Diamanti si vede chiuso lo spazio per il sinistro e prova con il destro un tiro in porta. Non è un destro straordinario, ma metà del gol va a Borja Valero, che abbassa la testa sulla traiettoria del compagno e inganna Viviano. Così arriva l'1-0 da parte di uno dei più grandi simulatori che la storia del calcio italiano abbia mai conosciuto (clamoroso il suo giallo nel primo tempo per proteste su un contatto inesistente).
Da lì, arriva subito la sberla del 2-0: Gomez appoggia la palla a 30 metri dalla porta per Salah. In piena corsa, l'egiziano semina sia Regini che Silvestre e mette dentro il raddoppio davanti a Viviano. Con quella rete, la gara della Samp - fin troppo rinunciataria - finisce. Eto'o e compagni provano a farsi vedere per recuperare, ma prima Muriel calcia a lato e poi il camerunense non è fortunato con un destro a giro, che finisce di poco largo. L'entrata di Bergessio e il passaggio a un 4-2-3-1 arrembante non producono effetti. Anzi, è Viviano a salvare il 3-0 dal sinistro di Aquilani a distanza ravvicinata. I viola meritano la vittoria e il sorpasso per il quarto posto è cosa fatta.

Alessandro Diamanti, 31 anni, e Mohamed Salah, 22, firmano il 2-0.

Viviano 6; De Silvestri 5.5 (dal 28' s.t. Wszolek 5.5), Silvestre 6, Romagnoli 6.5 (dal 38' s.t. Munoz s.v.), Regini 5.5; Obiang 6, Palombo 5.5, Soriano 5.5 (dal 22' s.t. Bergessio 5); Eto'o 6, Muriel 5.5, Éder 5 - già pubblicate su SampNews24

Prosegue quindi la corsa all'Europa per la Samp. Si è rifatto sotto il Torino di Ventura, che senza impegni europei è tornato pericoloso. Il 2-1 dei granata a Bergamo li fa sperare, ma il loro calendario nelle prossime giornate non è dei migliori: dovranno affrontare in casa Roma e Juve. Intanto, l'Inter di Mancini ci conferma perché non è un avversario valido: i nerazzurri rimangono a -10 dalla Samp dopo l'1-1 interno con il Parma.
Ci sarebbe anche il Milan, prossimo avversario della Samp, che si è portato a -7 dai blucerchiati con la vittoria di Palermo. Tuttavia, fatico a considerarli dei validi avversari dopo l'ennesima prova in cui è un solo giocatore a fare la differenza, quel Jeremy Menez arrivato a 16 gol in campionato e che anche nell'andata del Ferraris andò a segno. Limitarlo sarà l'opzione numero uno nella prossima trasferta di San Siro, con la Samp che giocherà alle 20:45 di domenica.
Semmai c'è da rimproverarsi l'atteggiamento remissivo mostrato dalla Samp anche a Firenze. Dopo l'occasione di Eto'o all'inizio, i blucerchiati si sono consegnati ai viola. Va bene cercare di emulare l'Atlético Madrid, ma costruire gioco ogni tanto aiuterebbe. A cominciare dalla prossima gara: contro il Milan di Inzaghi, questo tipo di atteggiamento forse sarebbe addirittura controproducente. Bisogna attaccarli senza alcuna pietà (il pareggio dell'andata ancora brucia).
Incredibile come Firenze rimanga un campo stregato: la Samp non vince all'Artemio Franchi dal settembre 2004. Tre pareggi e sei sconfitte da quella gara vinta con i gol di Bazzani e Sacchetti. E guarda caso, come nel 2009-10, è la Fiorentina a metter fine alla striscia blucerchiata di quattro vittorie consecutive. Alla fine quella sconfitta valse comunque una cavalcata da quarto posto. Ci metterei la firma anche stavolta.

Luis Muriel, 23 anni, poco appariscente a Firenze.