18 ottobre 2016

La fretta è cattiva consigliera.

Otto punti in altrettante gare di Serie A. La vittoria manca da agosto, quando la Samp ne mise via due prima di tornare dalla prima pausa internazionale. Dopo l'1-1 di Pescara e quello casalingo contro il Palermo, la tentazione sarebbe quella di buttare tutto all'aria: Marco Giampaolo, la squadra, i giocatori. Specie con il derby in arrivo.

Marco Giampaolo, 49 anni, già a rischio. Dopo sette giornate.

La partita di Pescara forse esemplifica più di qualunque altra queste difficoltà. Difficoltà che viaggiano su due linee diverse: da una parte l'incapacità cronica di questa squadra di trasformare e concretizzare la buona (se non enorme) molo di gioco prodotta. Un problema che affligge la Samp da inizio settembre e che è dovuto alla giovane età-media della squadra.
La seconda direttrice di problemi viaggia sulle tante ingenuità commesse in fase difensiva, dove la Samp non può esser perfetta - ci vorrà tempo, anche per il problema della gioventù (vedi sopra) - ma può essere sicuramente migliore di così. Specie se il calendario finora non è sembrato particolarmente proibitivo, mentre da qui in poi sarà più complicato.
Il comportamento che più stupisce è quello della società. Una società che forse non ha la minima idea di quello che sta combinando o di quel che vuole. Prima si è confermato Montella nonostante otto mesi deficitari; poi l'addio dell'Aeroplanino tentato dal Milan e la scelta di Giampaolo (che, confermo, non avrei scelto a luglio). Ora siamo alla follia.
Oltre alla rivoluzione dirigenziale (in arrivo Pradè, quasi un avvertimento per Osti e il suo operato), c'è Massimo Ferrero. Che ha tanti difetti, ma due principali. Il primo: non capisce granché di calcio, come ha spesso ammesso. Il secondo: parla. Tanto, troppo, spesso a proposito. Un giorno parla di Giampaolo come un maestro, quello dopo circolano voci di esonero.
La verità è che sappiamo tutti come si può chiamare un signore di questo tipo: a Roma direbbero "paraculo". Nulla di nuovo. Però con uno così, anche chi era contro la scelta di Giampaolo deve difenderlo almeno per coerenza: come si può pensare che un "maestro" insegni ai propri alunni tutto in tre mesi?
Solitamente un anno scolastico dura il triplo. Capisco che Ferrero forse abbia saltato la scuola dell'obbligo, ma bisogna misurare le proprie parole.

Attenzione però al tiro al piccione.

Dal canto suo, Giampaolo continua a lavorare, ma deve correggere alcuni errori di integralismo. Come ha rimarcato Davide Piasentini su SampNews24: «Non c’è mai una alternativa, un piano B o, perlomeno, delle idee nuove derivanti da una lettura attenta della gara. In poche parole il mister fa un fatica immensa ad uscire dal suo integralismo tattico».
E mentre il mister sottolinea come Antonio Cassano (sì, il 99) «è intelligentissimo: fiuta le cose prima degli altri e capisce molto di calcio, tanto è vero che può diventare un grande allenatore», qualche parola va spesa anche sui giocatori che finora sono scesi in campo in questo primo scorcio di stagione.
L'entusiasmo di settembre si è spento di fronte a prestazioni poco concrete, nelle quali si sono buttati diversi punti per ingenuità individuali (Cagliari), imprecisione (Pescara) o sfortuna (Palermo!). Punti che peseranno nell'arco di un campionato di una squadra che non è una diretta candidata alla retrocessione, ma che deve anche guardarsi le spalle.
Con l'aiuto degli xG osservati da Alfredo Giacobbe per L'Ultimo Uomo, vi potrete accorgere come la Samp in queste prime sette gare (non è conteggiata quella di Pescara) abbia una differenza reti più pesante rispetto a quanto l'indice statistico evidenzierebbe. Ergo c'è stato qualche errore da aggiustare: un dettato abbastanza fisiologico nell'arco di una stagione.
Ora però c'è il Derby della Lanterna e il rischio licenziamento per Giampaolo - a quanto pare - non è del tutto accantonato. Viviano si è infortunato e sarà out per qualche tempo, lasciando al portiere-tifoso Puggioni l'onere di giocare questa delicata gara. Dopo ci saranno Juve, Inter, Fiorentina e Sassuolo. Lo dico prima: la fretta è cattiva consigliera.
Ricordiamocelo in questo lungo mese di calcio.

I tifosi della Samp attendono la vittoria dall'agosto scorso.