21 settembre 2017

Rimpianti.

Le grandi volano, le piccole affondano. E la Sampdoria? La Sampdoria galleggia. Con destrezza e persino qualche rimpianto, a dir la verità, vista la prestazione di Verona. Un Hellas ridotto piuttosto male - due esordienti in A ieri in campo - strappa un punto prezioso per la salvezza, mentre il Doria deve rimpiangere un primo tempo asettico e le occasioni sprecate.

Duvan Zapata, 26 anni, centra il palo di testa al minuto 92: sfiga.

La Sampdoria si presenta a Verona contro un Hellas in condizioni pessime. Tuttavia, Giampaolo fa (giustamente) turn-over, sperando che chi gioca meno possa mostrare il suo valore. Regini confermato titolare, Murru ha una chance sulla sinistra, così come Linetty a centrocampo. C'è anche Alvarez in campo, dietro la coppia Caprari-Quagliarella.
La partita è stata in generale a ritmo blando, soprattutto finché l'Hellas ha avuto le occasioni più pericolose. Il primo tempo ha visto i gialloblu un paio di volte al tiro, soprattutto con Verde e Valoti: quest'ultimo ha avuto la chance principale al minuto 23 su cross di Bessa, ma per fortuna Puggioni ha tirato fuori un buon salvataggio per evitare il peggio.
La Sampdoria del primo tempo? Riassunta in un possesso palla esasperato, senza però trovare i giusti varchi: solo Caprari e Quagliarella hanno trovato la porta dalla distanza, ma il primo ha però trovato un miracolo di Nicolas, che ha deviato in corner. Una volta giunti a riposo, la partita ha trovato un andamento diverso per gli ospiti.
L'Hellas si è ritratto nella sua metà campo, di fatto concedendo diversi spazi alla Sampdoria per andare in vantaggio. Gli ingressi di Ramirez e Zapata al posto degli spenti Alvarez e Quagliarella hanno aumentato il ritmo del Doria: la dimostrazione subito al 56', con Caprari che ha trovato Zapata in area, ma il suo colpo di testa finisce fuori di pochi centimetri.
Replica di cinque minuti tra il 69' e il 73': un tiro centrale di Ramirez, un salvataggio sulla linea di Heurthaux su colpo di testa a porta vuota sempre dell'uruguayano e un miracolo di Nicolas su Caprari, capace di saltare mezza difesa e poi tirare da distanza ravvicinata. Uno sforzo che, però, non ha prodotto l'1-0.
Anzi, l'Hellas si è reso pericoloso con un doppio tiro di Valoti e Romulo, salvati da Puggioni. Nel finale, l'incredibile beffa: prima Nicolas trova un super-salvataggio su un gran mancino di Ramirez, poi è Caracciolo a immolarsi (con l'aiuto del palo) per negare il vantaggio agli ospiti dopo un colpo di testa di Zapata.

Giampaolo soddisfatto a metà.

Puggioni 6.5; Bereszynski 6.5, Silvestre 6, Regini 6, Murru 6.5; Linetty 6 (dal 46' s.t. Verre s.v.), Torreira 6, Praet 6.5; Alvarez 5 (dal 6' s.t. Ramirez 6.5); Caprari 6.5, Quagliarella 5.5 (dal 6' s.t. Zapata 6.5)

Un pensiero me lo voglio togliere subito sull'Hellas Verona: giocando così, con questa poca intensità e con uno schieramento schiacciato (ieri Verde e Valoti erano sostanzialmente altri centrocampisti centrali), la retrocessione pare scontata. Vista la storia della società e il potenziale del club di Setti, l'Hellas è una delusione maggiore di Crotone e Benevento.
Il rendimento delle squadre di bassa classifica ha riaperto la discussione sulla Serie A, se debba essere ancora a 20 squadre o esser ridotta nuovamente a 18. Fermo restando che nessuno nell'estate 2004 ha alzato muri su questa cosa (fermando il Tar sul caso Catania), il problema risiede più nel livello e nelle risorse economiche (e non) della cadetteria.
Le note negative della Sampdoria in quel di Verona sono state molteplici: il primo tempo è stato mollo e onestamente persino il Verona è sembrato più pericoloso (non però meglio disposto in campo, quello è un altro discorso). Diverso il discorso per le note positive, viste appena la Sampdoria ha accelerato il ritmo nella ripresa.
Mancati i tre punti al "Bentegodi", ora la Sampdoria si concentrerà sul prossimo impegno, forse il più difficile di questo mini-ciclo iniziato dopo l'impegno contro il Torino. Il Milan ha vinto, ma non ha convinto contro la Spal e deve trovare ancora la quadratura del cerchio, con Montella incerto se schierarsi con il 3-5-2 e il 4-3-3.
Quel che è certo è che la Sampdoria è - per ora - una delle cinque squadre imbattute in questo campionato ed è certamente una partenza che tutti ci saremmo augurati. Meno trentadue, ma soprattutto qualche rimpianto, che speriamo di veder svanire nel week-end.

Giampaolo Pazzini, 33 anni, forse l'unica speranza di un Hellas nei guai.

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