16 ottobre 2017

Riscoprirsi grandi (e fortunati).

Una domenica europea: la Sampdoria batte in rimonta 3-1 l'Atalanta e all'improvviso si trova sesta, in piena zona Europa League. E per giunta con una partita da recuperare, quella con la Roma, che ora dista un solo punto. Sembra quasi uno scherzo a scriverlo, ma Marco Giampaolo ci potrebbe aver fatto un altro scherzo, nonostante la squadra indebolita.

La Sampdoria esulta per il 3-1 con Ilicic sullo sfondo: lo sloveno ha rifiutato il Doria per passare all'Atalanta nell'ultima sessione di mercato. Miglior fotogramma non potrebbe esistere.

Non ci sono enormi novità in casa Sampdoria: la sostituzione obbligata è quella di Barreto, ma a sorpresa viene scelto Valerio Verre e non Linetty. Giusto così comunque, perché l'ex Pescara ha bisogno di minuti nelle gambe. Torna (ahimè) anche Regini in difesa, che panchina Ferrari; Gasperini, a sorpresa, lascia riposare Gomez.
Il primo tempo è tutto di marca atalantina, ma l'unico rischio è corso all'inizio: un retropassaggio distratto costringe Berisha a un controllo difficoltoso. Quagliarella si avventa e ruba palla al portiere albanese, ma il tiro è respinto in corner. Da lì, è un assolo degli ospiti, consci di saper coprire benissimo il campo e poter aggirare gli ostacoli.
Ilicic è il primo a tentare dalla distanza, poi ancora Freuler a impegnare Puggioni. Il terzo al tiro è Cristante, che spreca un buon assist dello sloveno con un tiraccio a lato. Al 21', il vantaggio ospite: Spinazzola mette un bel pallone in mezzo, Regini lascia tutti in linea e Cristante svetta di testa, con Puggioni che esce male. 1-0 meritato.
Solo l'imprecisione atalantina non permette loro di concludere il tempo in doppio vantaggio: Puggioni è costretto a diversi interventi almeno fino alla mezz'ora, quando la Sampdoria si sveglia e trova una piccola reazione prima dell'intervallo con Zapata, due volte al tiro. Al ritorno in campo, Giampaolo opta per il doppio cambio: fuori Verre Ramírez, dentro Caprari e Linetty.
Saranno decisivi: dopo 10' di studio, la Sampdoria pareggio con Zapata. Bell'inserimento in profondità di Quagliarella, che aggira Berisha lateralmente e prova il tiro; con il pallone respinto, il 27 rimette in mezzo e trova il colombiano, che realizza il terzo gol in cinque partite. Sembra un episodio, ma è solo l'inizio.
Quattro minuti più tardi, è Caprari a portare in vantaggio la Sampdoria: bel recupero palla di Strinic, uno-due del croato con Zapata e scatto in profondità. Il cross dell'ex Napoli è perfetto per l'incornata bassa di Caprari, che si sblocca anche al "Ferraris". L'Atalanta dà una prima risposta con l'entrata di Gomez, che subito va due volte al tiro.
Ma è al 68' che arriva il colpo del k.o.: bel recupero palla di Praet e filtrante per Linetty. La palla è interessante, ma la finta del polacco - che fa finta di andare incontro al pallone per poi lasciarlo scorrere - di fatto è un ankle-breaker stile NBA su Masiello. Solo e in area, Linetty mira all'angolo opposto e trova il 3-1 che chiude la gara.
Da lì inizia una girandola di sostituzioni e ammonizioni, con le occasioni a intervallare il tutto: ci provano Praet, Quagliarella e Gomez, ma nessuno di loro trova il gol. Clamorosa l'ultima occasione per Cornelius, solo davanti a Puggioni: non bastano tre tiri a botta sicura per trovare la rete del 3-2. Quando la fortuna ti arride...

La conta degli xG non spiega il risultato. Ogni tanto capita.

Puggioni 5.5; Bereszynski 7, Silvestre 6, Regini 6.5, Strinic 7; Verre 5 (dal 1' s.t. Linetty 7.5), Torreira 6.5, Praet 7; Ramírez 5 (dal 1' s.t. Caprari 6.5); Quagliarella 6, Zapata 7.5 (dal 41' s.t. Kownacki s.v.)

Beh, che dire: è stata una domenica fortunata. Soprattutto nei primi 45', la Sampdoria è sembrata totalmente fuori dal gioco, con giusto 2-3 giocatori a salvarsi da una debacle totale. Ha spaventato l'identità degli ospiti, che sono - assieme al Napoli capolista - la squadra che più ha una sua organizzazione di gioco riconoscibile.
D'altro canto, al primo affondo, gli ospiti sono crollati. Probabilmente l'Europa League è per l'Atalanta il vero obiettivo stagionale. In fondo, anche senza El Papu Gomez, Gasperini e i suoi ragazzi sono stati in vantaggio per 55' e hanno giocato un primo tempo di ottima fattura. Poi però ci sono i gap d'esperienza da colmare.
In quei gap si è infilata la Sampdoria, capace di segnare tre reti in 13' e chiudere la gara. Anzi, la Sampdoria avrebbe potuto persino realizzare la quarta rete con maggior precisione: la pressione del secondo tempo è stata folle e dimostra come a volte un po' un cambio di rotta - anche leggero - modifichi l'inerzia di un'intera gara.
Due le cose impressionanti: a) l'impatto di Caprari, che deve avere più spazio accanto a Zapata. Per quanto Quagliarella sia fondamentale, va pur sempre verso i 35 anni; b) Bartosz Bereszynski. Del ragazzo si è detto di tutto, ma i sei mesi d'ambientamento sembrano conclusi e la differenza con Sala - ovvero con uno che non fa il terzino - sembra ormai lampante.
Potenzialmente, la Samp potrebbe avere cinque titolari su 11 al prossimo Mondiale: Linetty e Bereszynski con la Polonia, Zapata con la Colombia e (si spera) Praet con il Belgio, più la possibilità che Viviano venga ricompensato con un posto in Russia. Ora però si deve pensare al futuro prossimo: un'altra vittoria con il Crotone ci farebbe volare altissimo.

Bryan Cristante, 22 anni, festeggia il momentaneo 1-0. Non durerà.

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