05 novembre 2017

-17.

Per molti in quel di Genova saranno i punti di differenza tra le due squadre di Genova o il freddo che fa nella zona pericolante della classifica. Per me sono i punti che mancano alla salvezza più che sicura, fermo restando che questa stagione per ora non ha nulla della salvezza. Intanto, però, la Samp trionfa nella stracittadina per 2-0 e vola a quota 23 punti.

Gaston Ramírez, 27 anni, ha segnato l'1-0 sotto la Gradinata Nord.

La Sampdoria si presenta al derby in ottima forma, reduce dalla reazione di San Siro contro l'Inter e dalla vittoria roboante (più nel risultato che nel gioco) contro il Chievo a Genova. Dall'altra parte, per il Genoa e soprattutto Juric è un dentro o fuori, vista la sconfitta a Ferrara contro la Spal e la posizione occupata in classifica.
Il tecnico rossoblu si affida al solito 3-4-3, mantenendo Omeonga in mediana accanto a Veloso e scegliendo Lapadula da punta centrale, affiancata da Rigoni e Taarabt. Giampaolo, di contro, non cambia l'alchimia magica: dentro quasi tutti i soliti noti, con l'unica eccezione della chance per Ramírez al posto dell'entusiasmante Caprari.
Pronti, via e ci sono subito due tentativi a rete: prima Lapadula si libera bene, ma calcia alto in mezza rovesciata; poi è Praet a testare centralmente Perin. Ancora Lapdula e nuovamente in acrobazia ha un'occasione gigantesca, ma la spreca davanti a Viviano. Alla Samp manca un rigore (mano di Laxalt in area al 21': where is Var?), ma l'inerzia cambia rapidamente.
Rinvio di Viviano, spizzata di Zapata e Ramírez si inserisce davanti al titubante Zukanovic: l'ex non sa se buttar giù l'uruguayano, ma non riesce totalmente a sbilanciarlo. Il numero 90 del Doria resiste e beffa Perin in uscita con lo scavetto: 1-0 sotto la Nord e Samp in visibilio. Il primo tempo si chiude con la traversa di Rosi, colpita dopo un tremendo controllo di palla.
La ripresa vede lo stesso canovaccio: la Samp aspetta un Genoa confusionario con l'uscita del pallone al piede, mentre i rossoblu si lanciano in avanti in maniera confusionaria alla caccia del pareggio. Quagliarella ha un'occasione gigantesca per chiuderla, ma mette fuori dopo aver intercettato il retropassaggio di Rossettini.
Risponde al 58' Rigoni di testa, che sfiora la traversa della porta di Viviano. Anche Barreto - neo-entrato al posto di Ramírez - tenta la conclusione, ma è centrale per Perin. Da lì, il Genoa andrà al tiro diverse volte con Lapadula, senza però centrare la porta. Dopo un errore clamoroso di Álvarez davanti alla porta, la Samp chiude la faccenda.
Minuto 83: recupero palla di Torreira, che sale e di fatto serve Zapata in profondità. Qui sbaglia Perin, che non s'intende con Izzo ed esce, nonostante il difensore stia già arrivando sul colombiano. Zapata anticipa entrambi e serve Quagliarella solo in area, che può così depositare il 2-0 e la settima rete personale in campionato.
Il finale è del Genoa, che prova almeno a trovare il gol della bandiera senza riuscirci: un gran mancino di Veloso viene respinto da Viviano e Zukanovic si vede negare la rete dell'ex su colpo di testa. La Samp vince meritatamente, dimostrando che in questo momento storico c'è un gap tecnico notevole tra le due squadre.

La soddisfazione è palpabile.

Viviano 6.5; Bereszynski 7, Silvestre 7.5, Ferrari 7, Strinic 6.5; Praet 7 (dal 31' s.t. Álvarez 5.5), Torreira 6.5, Linetty 6.5; Ramirez 6.5 (dal 14' s.t. Barreto 6.5); Quagliarella 7, Zapata 7 (dal 41' s.t. Caprari s.v.).

Siamo alla terza vittoria di fila nel derby di Genova, dopo la doppietta della passata stagione. Uno strano dominio, che 12 mesi fa era inimmaginabile: la Sampdoria aveva preso Giampaolo dopo l'addio di Montella, mentre il Genoa si cullava sulla (solida) illusione che Juric potesse essere l'erede ideale di Gasperini.
Tuttavia, mentre Gasperson ha trasformato l'Atalanta in una macchina da guerra, il Genoa è affondato. I rossoblu hanno perso oltre il 2-0, che forse è un po' largo: alla fine il Genoa ha avuto le sue occasioni, ma non le ha sfruttate. Ed è la differenza dei particolari che ha portato al secondo esonero di Juric.
Mentre ci si chiede chi possa salvare una squadra in queste condizioni (Ballardini? Ma siamo sicuri?), una cosa va rimarcata. Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: Marco Giampaolo è diventato uno dei migliori allenatori del nostro campionato. Gestione del gruppo, identità tattica e spettacolo: tutto condensato nel tecnico abruzzese.
E non solo quello, perché quando gli hanno ricordato che al ritorno della pausa di Serie A ci sarà la Juventus al "Ferraris", Giampaolo ha mostrato una sincera eccitazione: «Una vittoria nel derby prima della pausa è un risultato straordinario, ti mette l'autostima giusta. Sono contento che ci sarà la Juventus al ritorno dalla pausa». Anche noi non vediamo l'ora.

Fabio Quagliarella, 34 anni, non si ferma più: primo gol nel derby di Genova.

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