24 dicembre 2017

Una riflessione sotto l'albero.

Forse non è proprio destino. Non tanto per il campionato in corso, ma proprio per la trasferta a Napoli: il "San Paolo" rimane uno stadio maledetto e la Sampdoria cade per 3-2, nonostante sia andata due volte in vantaggio. E sebbene ci siano degli episodi dubbi, la gestione di alcune situazioni-chiave e del secondo tempo lasciano più di un dubbio.

Gaston Ramírez, 27 anni, mette dentro una punizione stratosferica per l'1-0.

La Sampdoria deve cercare punti nella tana del peggior nemico, sul cui campo non vince da vent'anni e che comanda la classifica. Giampaolo deve rinunciare per l'ennesima volta a Linetty, sostituito da Barreto. Niente da fare anche per Zapata, sostituito da Caprari; il Napoli, invece, ha quasi tutti gli effettivi, con Mario Rui al posto dell'infortunato Ghoulam.
Due minuti e la Sampdoria va in vantaggio: punizione da 35 metri di Ramírez, che trova un mancino liftato e impressionante. Reina ha le sue colpe, ma gli ospiti sono già avanti dopo 120 secondi e provano a gestire il pallone nonostante l'enorme pressing del Napoli, che produce due occasioni per Callejon e Mertens.
Purtroppo al 14' è già parità: errore in gestione del pallone di Barreto, che si fa pressare efficacemente da Mertens e perde la palla. Il belga mette in mezzo per Callejon, miracolo di Viviano e Allan pareggia sulla ribattuta. Gli ospiti chiedono fallo o fuorigioco, ma non c'è nessuno dei due. Insigne cerca il raddoppio, ma Viviano salva tutto 10' più tardi.
E nel momento di peggior pressione, la Sampdoria trova un altro gol: Ramírez salta prima Albiol e poi Hysaj, che lo stende in area. Fallo netto e... rosso? No, nonostante sia una chiara occasione da gol: solo giallo per l'albanese. Dal dischetto Quagliarella spiazza Reina e mette dentro il 2-1, nonché la sesta rete da ex al Napoli.
Dopo una buona occasione sempre per Quagliarella (destro che Reina osserva finire fuori), i padroni di casa pareggiano immediatamente. Al minuto 32, disimpegno sbagliato di Ferrari, Mertens serve Insigne e il 24 azzurro calcia subito: tiro non potente, ma angolato e immediato, che coglie impreparato Viviano: 2-2.
A coronamento di un primo tempo dai ritmi folli, arriva anche il 3-2 azzurro: altra grande azione di Allan, che in area resiste a diversi contrasti e molla la palla a Mertens, che a sua volta serve in area il solitario Hamsik, che realizza il 3-2 e la rete numero 116 per il Napoli, superando Maradona. Nel finale, anche Insigne e Mertens cercano un altro sigillo, ma senza successo.
Dopo 45' così, il secondo tempo risulta molto più blando. La Sampdoria ha speso parecchio e neanche per il Napoli è facile rientrare sul pezzo. Anzi, per una buona mezz'ora non ci sono occasioni, finché Quagliarella non prova a sorprendere Reina dai 30 metri (palla fuori). La svolta arriva al minuto 76, quando Mario Rui viene espulso per doppio giallo.
Se il neo-entrato Kownacki è bravo a guadagnarsi la sanzione, la Sampdoria prova a spingere, mettendo dentro anche Zapata. Purtroppo gli ospiti non produrranno altre occasioni; anzi sarà il Napoli a sfiorare il 4-2 per ben tre volte con Mertens (bravissimo Viviano su una punizione e un lob in campo aperto, poi il belga spedisce il pallone in fallo laterale).

Al di là dell'orgoglio e dei complimenti di Sarri, Giampaolo deve anche trovare una quadra per il futuro.

Viviano 6.5; Bereszynski 6, Silvestre 5, Ferrari 5.5, Strinic 5 (dal 39' s.t. Zapata s.v.); Barreto 5 (dal 26' s.t. Verre 6), Torreira 6, Praet 6.5; Ramirez  7; Quagliarella 6.5 (dal 30' s.t. Kownacki 6), Caprari 5.5.

Il Napoli è incamminato verso lo scudetto. Come ho già espresso altrove, il mio augurio è che possano spezzare il dominio della Juventus, anche per dare credibilità a una Serie A finalmente combattuta. Ciò che mi ha impressionato di più è il rendimento di Allan, decisivo nella gara di ieri e colonna della squadra azzurra.
Diverso il discorso per la maledizione del "San Paolo": è dal '98 che non si vince sotto il Vesuvio e la cosa comincia a diventare particolarmente frustrante, perché nelle ultime due sfide la Sampdoria è stata a un passo dal portare via almeno un punto e ha perso. Brutta notizia anche il record di Sarri contro la Sampdoria dal suo arrivo a Napoli: sei gare, cinque vittorie e un pareggio.
Bisogna riflettere anche sull'andamento in campionato: dopo la vittoria a sorpresa sulla Juventus, la Sampdoria ha collezionato un punto in cinque gare. Non è stato il più facile dei calendari, ma è anche vero che contro Sassuolo (per la prestazione) e Cagliari (per il risultato finale e com'è maturato) si poteva fare nettamente meglio.
Spiace soprattutto per gli errori gratuiti commessi nella gara di ieri. I primi due gol sono vizi di forma, di esecuzione di una consuetudine in fase di costruzione. Ed è stato spiacevole vedere come la Sampdoria non abbia prodotto NESSUNA occasione negli ultimi 20', nonostante la superiorità numerica. Bisogna migliorare.
E ora c'è il calendario che offre due snodi fondamentali, perché le gare contro Spal (in casa) e Benevento (fuori) saranno questo. Soprattutto la gara del 30 dicembre contro il club di Ferrara sarà fondamentale: immaginate la pressione dell'andare a Benevento ancora senza vittorie, magari con il Benevento ancora a zero... le sorprese sotto l'albero sono bastate.

Allan, 26 anni, decisamente il migliore in campo nella gara di ieri pomeriggio.

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