12 febbraio 2018

Padroni a casa propria.

Un dominio, incontrastato ma incompleto. Un primo tempo frustrante e una ripresa in pilota automatico: la Sampdoria batte l'Hellas Verona per 2-0 e continua la sua corsa all'Europa League. Una vittoria in poltrona, visto che gli avversari non sono stati pervenuti; di contro, rimane il rammarico per la difficoltà nel concretizzare, specie contro avversari di bassa caratura.

Fabio Quagliarella, 35 anni, e David Kownacki, 20, fautori del 2-0 finale.

La Sampdoria si presenta all'impegno casalingo dopo il pareggio contro il Torino: un 1-1 che ha lasciato l'amaro in bocca, vista la superiorità numerica contro i granata. Contro l'Hellas il passo deve riprendere, specie dopo lo spettacolo scaligero contro la Roma. Per l'occasione, Giampaolo rispolvera Caprari nella posizione di trequartista, mentre Murru è confermato tra i titolari.
Il primo tempo è un dominio assoluto: tempo un minuto e Caprari impegna subito Nicolas in corner. Al 7' il 9 blucerchiato è ben servito da Barreto e mette in mezzo una palla invitante per l'arrivo di Linetty, smarcato dal movimento di Zapata: purtroppo Nicolas ci mette un'altra pezza. Al 10' continua l'assedio: stavolta Quagliarella impegna il portiere avversario in corner.
Al 16', altra chance clamorosa: Caprari salta l'avversario e mette in mezzo sull'uscita di Nicolas; la porta è semi-sguarnita, ma il colpo di testa a botta sicura di Quagliarella incoccia sul palo dopo la provvidenziale deviazione di Vukovic. Non va meglio due minuti più tardi, quando il 27 serve Zapata, che però trova una straordinaria parata di piede di Nicolas.
Se la prima frazione è stata una monologo, il canovaccio non cambierà di molto nella ripresa. L'unica novità - vera e fondamentale - è il vantaggio della Sampdoria: bell'azione di Caprari sulla sinistra, palla in mezzo con il contagiri per Barreto, inseritosi con i tempi giusti. Il paraguayano deve solo appoggiarla di testa nell'angolo basso per il vantaggio.
Al 55', ci sarebbe l'occasione per chiudere i conti: Barreto recupera una seconda palla e serve immediatamente Zapata con un filtrante. Il colombiano è in gioco e potrebbe servire l'accorrente Quagliarella, ma tenta il pallonetto: Nicolas è scavalcato, ma pure la traversa, di fatto sprecando il match-ball per chiudere la contesa.
L'Hellas Verona fa vedere qualcosa solamente con l'ingresso di Verde, che al 62' piazza un pericolosissimo tiro-cross che finisce fuori di poco. Ancora Quagliarella prova a impegnare Nicolas, ma il suo pallonetto è flebile al minuto 76. Con l'ingresso di Kownacki per Zapata, però, s'intravede la possibilità del raddoppio, che arriva all'84'.
Servito in area, il polacco evita Valoti, che lo stende: nessuna protesta di fronte al fischio di Pairetto, tiro dagli undici metri. Per una volta, Quagliarella vince il suo personale duello con Nicolas e mette a segno il 17° gol in campionato: 2-0 e gara chiusa. In contropiede la Sampdoria ha altre due chance per il 3-0 - con Kownacki e Quagliarella -, ma l'imprecisione e Nicolas chiudono ogni possibilità.

Édgar Barreto, 33 anni, autore dell'1-0 e di una magnifica partita.

Viviano 6; Bereszynski 6.5, Silvestre 6.5, Ferrari 6, Murru 7; Barreto 7.5 (dal 40' s.t. Verre s.v.), Torreira 6.5, Linetty 6.5; Caprari 7 (dal 25' Álvarez 6); Quagliarella 6.5, Zapata 5 (dal 13' s.t. Kownacki 6.5)

Devo esser sincero: raramente ho accumulato tanta acredine sportiva come mi è capitato con l'Hellas Verona in questo 2017-18. Già la gara dell'andata - con lo 0-0 di Verona e le incredibili occasioni mancate nel finale di quella partita - mi avevano caricato, ma i primi 20' di ieri e i miracoli di Nicolas non hanno fatto che peggiorare il tutto.
Inoltre, c'è da dire una cosa: sin dalla loro prima gara in questa Serie A (contro il Napoli, che vidi personalmente alla televisione), ho sempre avuto l'impressione che l'Hellas non solo retrocederà, ma meriti di farlo. L'anno scorso si è presa la promozione sul Frosinone nonostante i ciociari siano stati più vivaci e quest'anno il tasso tecnico è insufficiente per stare in A.
E noi? In casa si vola: la Sampdoria ha raccolto 29 punti in 13 gare in casa, dietro solo alla Juventus e a pari con il Napoli (che però hanno una partita in meno). Il record per il rendimento casalingo risale all'anno dello scudetto, ma potenzialmente Giampaolo rischia di infrangerlo. Le rimanenti avversarie casalinghe sono Udinese, Inter, Genoa, Bologna, Cagliari e Napoli.
Ieri è stata anche la rivincita dei più criticati. Bene Murru, molto solido in fase difensiva e pronto al tackle. Benissimo Caprari, capace di rendere al meglio da trequartista contro squadre particolarmente chiuse come l'Hellas. E ottimo Barreto, un vero gladiatore, capace anche di segnare il gol che ha aperto le danze.
Ora non ci resta che guardare il calendario dopo aver fatto 11 punti nelle ultime cinque giornate: domenica sera si andrà a Milano per sfidare i rossoneri di Gattuso. Viene in mente la gara dell'andata e il Milan sembra più brutto, ma molto più solido. Proprio per questo, bisognerà prestare attenzione: una vittoria a San Siro sarebbe un bell'avviso alle altre concorrenti per l'Europa League.

La Sampdoria festeggia a fine gara: è l'ennesimo successo al "Ferraris".