12 marzo 2018

Mantello invisibile.

Un disastro su tutta la linea. Una giornata da dimenticare, calcisticamente parlando. Nel giorno che celebra il ricordo di Davide Astori (scomparso tragicamente il 4 marzo scorso a Udine), la Sampdoria decide sostanzialmente di non presentarsi a Crotone, lasciando il campo ai padroni di casa: il 4-1 è il giusto specchio non tanto di quanto prodotto in campo, quanto delle intenzioni generali.

Le due squadre raccolte a centrocampo prima dell'inizio della gara in ricordo di Astori.

Pronti, via e la gara inizia malissimo. Una Sampdoria contratta lascia al Crotone occasioni facili, come quella al 5': sul rinvio di Cordaz, l'ex Ferrari assume l'uscita di Viviano e sbaglia il retropassaggio di testa: Trotta ne approfitta e calcia sull'uscita del portiere ospite, che riesce a toccar il pallone per spedirlo in corner.
Sul susseguente angolo, i padroni di casa  trovano l'1-0: un rimpallo fa capitare la palla sui piedi di un decentrato Trotta, che si è trovato un suo spazio in area di rigore. Nessuno lo marca e Sala stringe troppo tardi sull'attaccante avversario, che calcia con forza: Viviano non vede neanche la palla e i calabresi passano in vantaggio.
In un quarto d'ora, la Sampdoria non crea nulla e così il Crotone ci riprova. Prima Nalini si fa vedere con un tiro a lato, poi è lo stesso numero 9 di casa a guadagnarsi un penalty: il rigore è contestabile, ma Sala si fa saltare in corsa sul rinvio del portiere e trattiene l'attaccante avversario. Difficile dire qualcosa contro tale disattenzione.
Dagli undici metri, Viviano para il quarto penalty stagionale, ipnotizzando Trotta (dopo Politano, Rodriguez e Florenzi). Sulla respinta, però, giunge Stoian per il raddoppio a porta praticamente sguarnita: qui c'è qualcosa da dire, perché il Var avrebbe notato come Stoian è già con un piede in area al momento della battuta.
Gol irregolare, ma il 2-0 è la fotografia esatta per una Sampdoria assente. Ancora Nalini impegna Viviano al 28' e Giampaolo decide di bocciare un Ramírez assente: dentro Zapata e Caprari sulla trequarti. Ma il Crotone segna il 3-0 al 37': Benali impegna Viviano e sulla respinta Trotta batte il numero 2 blucerchiato.
Inizialmente il gol viene annullato, ma dopo la revisione al Var è chiaro come Trotta sia in gioco: doppietta per l'attaccante (gol numero nove in A) e soprattutto Sampdoria già sulla via del ritorno per Genova. Incredibile come gli ospiti non si siano neanche presentati in campo nei primi 45' e la ripresa non presenterà un altro canovaccio.
Il Crotone testa ancora gli ospiti, con Nalini che sfiora il 4-0 dopo aver ridicolizzato Sala sulla fascia. La girandola di cambi produce poco altro: la Sampdoria reagisce parzialmente, prima con Quagliarella (tiro alto), poi con la rete di Zapata al 69'. Bravo il colombiano a farsi spazio in area, battendo Cordaz con il sinistro.
Le speranze di rimonta vengono affossate in due mosse: prima Cordaz ferma Quagliarella con un miracolo al 74', poi il Crotone segna il 4-1 all'85'. Anzi, lo segna la Sampdoria: su contropiede, Simy si presenta davanti a Viviano. Il miracolo del portiere doriano - palla sul palo - viene rovinato da un'incomprensione con Silvestre, che gli calcia addosso sulla respinta: 4-1 e gara finita.

Oppure siamo analfabeti da trasferta. Chi può dirlo?

Viviano 5.5; Sala 4 (dal 12' s.t. Praet 6), Silvestre 4.5, Ferrari 5, Murru 5; Barreto 5, Torreira 5 (dal 9' s.t. Capezzi 5.5), Linetty 5; Ramírez 4.5 (dal 30' p.t. Zapata 6); Quagliarella 5, Caprari 4.5.

Partiamo da un dato notevole: la maledizione Crotone. Se contiamo le due sfide in A e l'ultima in B, la Sampdoria ha segnato due reti e perso due volte su tre a Crotone. Non solo: il Crotone non ha mai perso in casa in cinque gare contro la Sampdoria e ha eguagliato il miglior successo in A (4-1, come contro l'Empoli nel dicembre 2016).
La beffa diventa ancora più grande se si pensa che la sconfitta di Crotone è avvenuta per mano di Walter Zenga, l'ex che si sta rifacendo una reputazione in Calabria. La sua squadra è dotata di un discreto tasso tecnico per una contendente alla salvezza e si è coperta bene, sfruttando gli episodi giusti. Niente di più, ma è bastato ieri.
Lo spirito assente della Sampdoria preoccupa. Preoccupa soprattutto in trasferta, dove la Sampdoria ha raccolto solo 12 punti in 13 gare. Pochi, pochissimi se si vuole andare in Europa. Sulle prestazioni individuali non c'è molto da dire, ma quella di Sala conferma un dato: il ragazzo non può giocare da terzino destro. Né ora, né mai.
Il calendario propone l'Inter la prossima settimana, poi la pausa e infine un trittico decisivo: Chievo in casa, recupero con l'Atalanta a Bergamo e derby. Al 99%, dopo queste quattro gare, sapremo che ne sarà della nostra voglia di Europa League. Che poi, viste queste prestazioni, c'è voglia di raggiungere questo traguardo? O il mantello invisibile ci nasconderà ai più un'altra volta?

Marcello Trotta, 25 anni, realizza il primo dei suoi due gol della giornata.

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